LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

domenica 30 dicembre 2018

botti e skianti

Quando sparate i botti non vi sentite un po' come le vecchie impellicciate?
Con gli altri che vi guardano pietosi e pensano "per fortuna so' le ultime. È quasi finita''.

un rovescione di merda al giorno leva il medico di torno

il ricchissimo sito aziendale (chiamiamo le cose col loro nome, prego) spara le solite cannonate di miserabile merda populista tipo "democrazia sotto attacco, terroristi, lobby" e tutto il solito imbecillario quotidiano, salvo stavolta farlo a riguardo di quella che in ogni paese civile è pura e semplice vita democratica, ovvero delle opposizioni che si oppongono come possono (pateticamente, a mio avviso) a uno stravolgimento delle regole che, in questa specifica occasione, quella della fantomatica manovra economica (quella che tassa le onlus no profit e le vittime di femminicidio, per capirci), ha raggiunto livelli di arraffazzonamento e principiantesimo senza precedenti (e si che in passato non ci siamo privati di niente) scandita dalle imbarazzanti, raggelanti dichiarazioni in aula di appartenenti a quel caravanserraglio di inciucione ingordo che è questa maggioranza per metà ignorante e incompetente, per l'altra metà ignorante e ladra, che ci hanno consentito finalmente di conoscere in viva voce alcuni personaggi di un calibro così infido (perchè se i leader sono quelli, puoi immaginare cosa può nascondersi nel resto del concone?) che non ci condividerei un pisciatoio pubblico figuriamoci le sorti del mio paese, che ancora farneticano di "lobby" salvo farlo telecomandati a distanza da una srl quando va bene, altrimenti da luminari del calibro di Rocco Casalino nell'ipotesi pure migliore, senza facoltà alcuna di opinione e dissenso, pena sanzioni (aziendali) da nababbi arabi, e che dopo aver fatto trasalire gli osservatori e le agenzie dell'intero stivale farneticando di "democrazie sotto attacco", esattamente come dei Pierini ritardati, si accorgono di averla fatta abbondantemente fuori dal vaso e abbuiano il famoso sito (sempre) aziendale per farlo riapparire solo un istante dopo senza il rovescione di merda pubblicato poc'anzi. 
Cioè la solita cacca mesta e rimesta, i soliti ringambi, le solite farneticazioni da setta nell'entroterra calabro. Salvo che stavolta loro sono il governo, loro sono le istituzioni, loro sono il potere, loro sono le lobby, mica un gruppo di universitari sgaruffati. 
Ma se è ovviamente una pietosa, patetica minchiata da grillini qualsiasi (o macchiette alla Village People scrocconi e inconcludenti) il fatto che con il normale gioco dell'opposizione non si tratti di "attacco alla democrazia" (con il loro stesso imbarazzatissimo Fico costretto a ricordarglielo), è altrettanto vero che non lo è neppure il fatto che questi governino e lo facciano come sanno farlo (cioè così). Com'è democraticamente giusto che sia. 
Perciò il mio augurio invece va agli italiani di merda che, non paghi di essersi appena lasciati alle spalle (pur con l'abissale strascico di ignoranza e arretratezza culturale da ex repubblica sovietica) lo scandalo inaudito di quasi un ventennio di leggendaria, mitologica, surreale parabola berlusconiana, sono stati capaci di farci inabissare in questo cloaca di pressappochismo. 
Ecco, il mio augurio per questa Italia di merda, arretrata e drogata di catene di sant'Antonio Facebook, semianalfabeta e credulona, auguro di cuore che questi restino, resistano e insistano. Tanto. A lungo. Per almeno altri 20 anni. 
Perchè questa Italia di merda li merita.



giovedì 27 dicembre 2018

cattivoni!

Tolleranza zero, starnazza la solita Figc! 
Ooh, che paura. Si ferma finalmente il campionato, visto che in ballo c'è tutto il solito anghingò di morto, feriti e cori trogloditi? Macchè. 
Primi provvedimenti severissimi: schiaffetto sulla mano a qualche decina di ultras strafatto-fascisti e obbligo di sciarpette monocromatiche per tre turni. E passato sto gran puzzo, si ricomincia come prima. Più di prima. Come sempre.
 Lo sport e lo spirito sportivo abitano a qualche galassia di distanza da qui. Questa è merda. Pura merda.



dittatura cafonal

La perla del giorno la sgancia quella personcina gradevole di Briatore, che ci informa che in base alla sua illuminata opinione l'Italia avrebbe bisogno di un po' di dittatura. 
 Può darsi. 
Io penso invece che quello di cui l'Italia ha impellente bisogno è che lei se lo vada a piglia' in culo con a seguito tutta la carovana di carrozzoni che gliela danno per un amore che per nessun motivo al mondo dubiterei essere vero e sincero.


lunedì 24 dicembre 2018

profumo di donna

Se nello spot un gruppo di donne sviene alla vista del bellone che si profuma il pisello, allora il profumo di Paco Rabanne deve essere antico come lo spot che lo pubblicizza. 
Nemmeno quella nevrastenica della Gabbana è riuscita a fare di peggio riciclando per il diciassettesimo anno consecutivo il tamarro in brache bianche che si tuffa dai Faraglioni e che nella vita reale ormai probabilmente è un dirigente di bocciofila.


merda natalizia

buon natale al popolo di merda che siamo diventati, all'ignoranza che ci si magna vivi, alla cloaca di arretratezza nella quale sguazziamo felici e beati in un periodo storico di bruttura e oscurantismo come pochi altri prima, e ai presepini delle radici cristiane che vi inventate a cazzo di cane in base alla centrifuga a cui sentite di dover sottoporre il sudiciume della vostra coscienza. Non sono esattamente un esperto in materia, ma in base a quel poco che ricordo dei basilari rudimenti cristiani che mi sono stati insegnati (pure senza chiedermi il permesso ma vabbè), se il vostro Gesù fosse qui, e fosse qui ora prenderebbe a zampate in culo la merdosissima maggior parte di voi che vaga inebetita e indifferente, sepolta sotto una pila di pacchetti e pacchettini di una cafonaggine e idiozia offensiva per la decenza della dignità umana, facendovi probabilmente fare la fine dei banchi del mercato nel tempio, in Jesus Christ Superstar. Orgogliosissimo di essere tutto quello che sono, magari pure una brutta persona. Ma di sicuro non un razzista di merda.


domenica 25 novembre 2018

PD: Poche Donne. Anzi nessuna.

ormai costantemente, e sempre più frequentemente, le donne riempiono le piazze, e non solo (vedi Torino) in occasione di questa giornata dedicata alla richiesta di sacrosanta protezione da tutta la feccia machista di questo mondo. 
Le donne si sono rivelate fondamentali nelle più recenti elezioni europee, laddove a portare a casa risultati notevolissimi sia stata, una volta tanto di sti tempi, la sinistra moderna ed ecologista. E le donne si stanno rivelando fortissime e temibili nel contrasto a quella totale follia di un'America grottescamente sceriffa, bigotta e pervertita a guida Donald Trump. 
Le donne in Italia protestano ovviamente contro l'inconcludenza anche di questo governo a fronte di un'emergenza che ormai è una roba da regione rurale del Bangladesh, e che anzi quando può piazza qua e là, su questa o quella poltrona di lustro, qualche ayatollah in fregola misogina e antiabortista, come in una Polonia qualsiasi. 
E mentre tutto ciò avviene, nell'indecoroso pollaio pre-primarie del PD, non vi è traccia di donna, al punto che ormai al confronto persino Mara Carfagna (che, beninteso, è donna intelligentissima) appare come una specie di Rossana Rossanda 2.0. 
25 novembre 2018, donne nella dirigenza PD: non pervenute. 
Figli cari, ma chi cazzo volete che vi prenda sul serio?


bella da morire

con tanti saluti a ogni povero sfigato che s'illude che una donna possa essere "sua" e a un governo di bifolchi che si inventa emergenze che non esistono perché è totalmente incapace di affrontarne una vera che ormai, numeri alla mano (e numeri veri), è da provincia rurale del Bangladesh.


giovedì 22 novembre 2018

shame shame shame

Senza che ci giriamo tanto intorno. Essere richiamati con severità da una commissione scientifica europea perché facciamo morire i bambini di morbillo non richiede grandi metafore o voli pindarici: è terzo mondo, è essere considerati alla stregua delle tribù dell'Africa subsahariana dove si pensa che i bambini albini portino disgrazie e malattia. 
Se riceviamo un rimprovero così netto e severo persino nella scelta dei termini perché legiferiamo in materia di salute pubblica sdoganando bufale a livello istituzionale, significa che ormai noi il fanalino di coda dell'Unione lo siamo non per motivi economici ma per inequivocabili segnali di arretratezza culturale. Vergogna. Vergogna. Vergogna.


venerdì 16 novembre 2018

piazza mia bella piazza

ormai non passa giorno senza che le piazze si riempiano di manifestazioni di dissenso e resistenza. 
 Che sia la piazza destroide di Torino per la Tav o quella romana tutta al femminile contro l'abominio Pillon; quelle di ieri per la libertà di stampa (già, siamo a questo punto) sino alle piazze odierne, con gli studenti che si scagliano contro il nazionalismo da sagra della polenta con gli osei dell'ex secessionista (sic) Salvini. 
Il governo del cambiaminkia un bel risultato lo sta ottenendo: quello di movimentare un po' l'arredo urbano delle nostre città. 
Tiè, beccati sta democrazia diretta.


pecorari

volevo avvisare i Verdi di Baviera che probabilmente per colpa del loro recente exploit elettorale, qui da noi quella faccia di cazzo di Pecoraro Scanio ha ripreso gallo e imperversa in tv.
Se in Italia l'ambientalismo riparte da sto stronzo che resuscita nei talk show e dai condoni tombali grillini, allora io divento piromane e vado ad appiccare incendi su al monte*.
Altro che ambientalista.


*Monte Argentario (GR)

la tv delle ragazze sceme

Io non posso credere che la sindaca di Cascina sia veramente così scema. Credo che in base ad un calcolo della cui natura siamo tutti all'oscuro, ci faccia.
O, più verosimilmente, che si trattasse soltanto di una delle attrici della Dandini finita per sbaglio a sparare stronzate e fare le faccine nello studio di Formigli.


giovedì 15 novembre 2018

OUT!

Ho appena tolto il follow ad un gay magazine (o comunque gay friendly) che stimavo e seguivo: OUT. 
Nella nuova copertina troneggia questa merda di attore di colore con un giaccone in pelliccia (di fabbricazione italiana) con codazzo di sfrante che su Instagram commentano il post in pieno squirting specificamente per il giaccone di bestie morte, con cuoricini a profusione e poi mmh, oohh, hooot, sooo chic e frociate del genere. 
Ma peggio ancora, quello che mi fa diventare livido è che sti neri americani contrappongano al cazzo molto lungo una memoria molto corta, immemori cioè di quando le bestie prigioniere degli uomini bianchi e vanitosi erano proprio loro. Bestie non da pelliccia ma lavoro forzato, da monta, da ogni genere di mortificazione e degradazione: schiavi
Devono aver già dimenticato che proprio loro hanno patito ciò che oggi patiscono gli animali che vivono strippati, e muoiono a bastonate per permettere ai vecchi schiavi di indossare i nuovi schiavi, ovvero gli animali.
Quanto fanno schifo al cazzo da uno a tredicimila tutti, Out Magazine, il tamarrone nero e le sfrante "oohh-mmhh-cuoricini-soo-hoot"? 
Dillo te.


mercoledì 14 novembre 2018

diritti umanoidi

sparano un merdone al giorno (se va bene) perciò aggiungiamo quello odierno alla pregiata collezione. 
 La favolosa senatrice leghista Stefania Pucciarelli, una di questi cafoni buzzurri che ormai impestano le nostre istituzioni come se fosse la cosa più normale del mondo, che solo un anno fa fu sgamata dopo aver schioccato un bel like a un post che diceva "la casa agli italiani, agli altri un forno" (e non un microonde, temo) è stata eletta dai grillini e dai suoi confratelli bauscia presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani
Sembra uno scherzo? E allora ridete. Su sto cazzo.


elemosina show

Io questa cosa di metà stipendio dei parlamentari devoluto ai porelli disastrati la trovo repellente. E eticamente offensiva. Penso che sia solo l'ennesima favata demagogica di questo cazzo di armata Brancaleone allo sbaraglio che chiamiamo governo, in sempiterna campagna elettorale. 
Io penso che il fatto che la politica (ad alti livelli di rappresentanza) debba essere ben retribuita abbia a che fare con la dignità dello Stato stesso. E che la politica sottopagata sia parente della corruzione. Ovunque, figuriamoci in un paese che in odor di corruzione lo è sempre, da sempre, in tutti i suoi gangli. Perchè poi non vedo cosa mai al mondo dovrebbe impedire ad un parlamentare di devolvere una parte (anche lauta) del suo stipendio a chi ne ha bisogno. Senza però che questo diventi l'ennesima bandierina da sventolare ai comizi e sui social, rimanendo piuttosto nell'alveo privatissimo della caratura civica ed etica di chi lo fa, auspicabilmente quella dignitosa e low profile, la cui unica possibile contabilità riguarda la propria coscienza quando si poggia la testa sul cuscino. Senza sciacallare sullo stato di vulnerabilità e prostrazione di chicchessia elargendo elemosine a favore di telecamera per scucire consenso e garantirsi il culo ben piazzato su una poltrona. Questo si lo trovo persino più repellente di chi lo stipendio se lo tiene fino all'ultimo centesimo e ci va pure a troie. 
Quanto io detesti sprechi e privilegi lo dice la mia storia, lo stile di vita che ho sempre scelto, il tenore di vita a cui mi attengo. Da sempre. Sprechi e privilegi li detesto nella mia vita, figuriamoci in quella di chi ha l'immenso privilegio di rappresentare sia me che la Costituzione del mio paese. Perciò benissimo la lotta a questi sprechi, su tutti i fronti, chiunque la intraprenda, purché alla larga da questa demagogia merdosa da annuncistica d'accatto.
Ma la politica sotto pagata mi imbarazza e mi umilia. In che cazzo di paese dovrei vivere: in uno che non sa garantire la giusta dignità anche economica a chi ricopre il delicatissimo incarico di influenzare e guidare il destino mio e dei miei connazionali? E sai quanto cazzo me ne frega se negli altri paesi i costi sono più contenuti. Negli altri paesi non hanno i nostri livelli di corruzione gagliardamente foraggiata da regalie e condoni di ogni risma che, a quello che vedo, rimangono il primo pensiero d'amore di tutti: da destra a sinistra comprese tutte le pittoresche vie di mezzo. 
Uno dei pochi vanti di questo paese è che vi è un'enorme quantità di brava gente che ogni giorno si sbatte laddove ve n'è bisogno, devolvendo il proprio tempo e il proprio denaro. I politici facciano altrettanto, ma altrettanto silenziosamente e umilmente. 
Perché viceversa, ci provino coi boccaloni che credono alle scie chimiche. Che con me non attacca.



lunedì 12 novembre 2018

grandi manovre

secondo l'Istat con la manovra dell'attuale governo del cambiaminkia per molte imprese (una su tre) le tasse aumenteranno, l'impatto sul Pil del reddito di cittadinanza sarà niente o addirittura meno di niente, e con la quota 100 la pensione rischia di essere decurtata sino al 30%. 
Delle due l'una: o l'Istat è manovrato da Soros, dalla Boldrini, dai poteri forti, dalle lobby, dall'establishment, dalle manine, dai giornalisti puttane, da Wilma Goich e da "e allora il PD?". 
Oppure voi siete ogni giorno di più, oggi più di ieri e meno di domani, #buonianullacapaciditutto
Io tendo a propendere per la seconda. E per fortuna le piazze pure. 
Rocco Casalino for president.


le dimensioni contano.

La manifestazione di ieri a Torino è stata ovviamente di dimensioni storiche. Una roba che non si vedeva da decenni (eccezione fatta per i Pride che, meglio ricordarlo, sempre manifestazioni sono). 
Secondo gli organizzatori erano in 40.000. Una volta tanto la questura sostanzialmente conferma. E l'Appendino stavolta ha almeno la decenza di non parlare di signorotte del PD con la borsetta griffata ma di rispetto verso i manifestanti. 
Solo il Tg1 invece parla di 25.000 presenze con tanto di immagini di una piazza ancora semivuota. 
Occupare militarmente la Rai e usarla per la propria propaganduccia nordcoreana non è esattamente il cambiamento. È la solita vecchia merdosa politica di sempre. 
 PS: e senti Di Battista, di quali "puttane" dell'informazione parlavi?..


srotola sto cazzo.

tira una brutta aria. Sempre più spesso si apprende di forze armate che fermano, controllano, schedano i tanti, tantissimi cittadini che ormai settimanalmente riempiono le piazze (stavoltaRoma e Torino, e molte altre per il raccapricciante decreto Pirlon) contro questa buffonata di governo il cui unico merito a questo punto sembra essere l'enorme quantità di materiale gentilmente concesso al mondo della satira, che si sta letteralmente abbuffando. 
 Ed evidentemente non ci vogliono stare. Come un qualsiasi regimetto del terzo mondo, ignoranti e incapaci hanno paura del dissenso, del confronto, di chi pacificamente ma sempre più sonoramente dice basta a questo indecoroso circo equestre, a questo grottesco sfarzo di gaffes, balle esilaranti, manine, zuffe, litigi, dispettucci, sfondoni, svarioni, kecche isteriche, burine di periferia e ministre che danno i numeri, che sta letteralmente facendo drizzare i capelli al mondo intero. 
Il governo dei "cittadini", di "prima gli italiani" sembra avere l'orticaria per il fatto che questi "cittadini" e questi "italiani" (specie giovanissimi) a decine di migliaia e sempre più frequentemente stanno rispedendo i vaffanculo al mittente dalle piazze, dal cuore delle nostre città. E c'hai poco da scomodare la Digos per srotolare gli striscioni. Il vento sta già cambiando, bellezza. 
Aspetta e vedi.


venerdì 9 novembre 2018

a ognuno il suo

I 5 Stelle, quelli delle scie chimiche e dell'autismo, chiedono una commissione per il controllo della divulgazione scientifica in Rai. 
Che è come se io chiedessi di presiedere un gabinetto ministeriale per la ginecologia.


giovedì 8 novembre 2018

abbi fiducia, coattò..

ricordo purtroppo distintamente che quando i precedenti governi ponevano la fiducia, toccava pure sorbirsi il faccione di quella peracottara della Taverna che in diretta sbraitava con la bava alla bocca nel suo italiano non esattamente impeccabile "siamo in una dittatura!". 
Io non so se siete davvero così imbecilli o se invece ci fate, per qualche misterioso motivo che a me evidentemente sfugge.


infuenzer

ho fatto il vaccino antinfluenzale. Lo faccio ogni anno. E credo che dovrebbero farlo tutti. 
Una persona in buona salute non ha niente da temere da un'influenza, che ovviamente molto pericolosa lo è solo per alcune categorie (bambini, anziani, portatori di patologie broncopolmonari croniche etc). 
Ma quanto bisogna essere idioti per starsene lì ad aspettare che arrivi lo scotolone che poi ti fa rinunciare a qualche giorno di lavoro, di sport, a qualche serata con gli amici, che magari ti fa passare il capodanno col febbrone, che ti lascia per qualche giorno in una condizione di malessere, spossatezza, affaticamento, in poche parole una mezza merda umana? 
Quanto bisogna essere scemi per non farsi una piccola iniezione sulla spalla, che uno può benissimo farsi da se, che costa pochissimo (per alcuni addirittura nulla) e che ti evita quella grandissima rottura di coglioni o quantomeno la tramuta in una piccola rottura di coglioni, in un semplice piccolo malessere stagionale? Se ci vaccinassimo tutti, l'epidemia sarebbe molto più contenuta e decisamente meno aggressiva. Tra le altre cose questo esporrebbe a rischio contagio un minor numero di quelli che per una semplice influenza possono tirarci il calzino. Che diciamocelo, non è proprio una cosa carinissima. Epperciò: io mi vaccino da anni. Non sono diventato più stronzo (lo ero già), non sono diventato più gay (me la cavavo benissimo anche prima, grazie), non sono diventato più brutto (non sono mai stata Monica Bellucci ma non mi sono fatto mancare niente, arigrazie), e non sono diventato particolarmente più autistico di quanto già non fossi. Cioè, non mi è successo un cazzo. Semplicemente non mi sono preso l'influenza, e lo scorso anno quando il ceppo era particolarmente bastardo, me ne sono stato lì a guardarvi contorcere dai dolori alle articolazioni, a vedere i vostri mostruosi occhi bolsi e lacrimosi, ad ascoltare i vostri sublimi racconti di notti passate sul cesso, e a leggere i vostri cagamenti di cazzo di lagne quando a capodanno eravate inchiodati a letto con delirium tremens da febbre gialla. Brave fave. 
Vaccinatevi. Che l'inverno è già sufficientemente una rottura di palle di suo, senza che lo infarciamo pure di influenza e stronzate no-vax. Lo so che smaniate tutti di essere INFLUENCER, ma questo è il modo decisamente più pirla di esserlo.


lunedì 5 novembre 2018

il governo del cambiamento (climatico)

Il buffone che disonora l'uniforme della Protezione Civile per dei selfie ultra sorridenti mentre la gente schiatta sepolta dai detriti forse non rammenta che quando l'Unione Europea ha voluto ratificare il contrasto ai cambiamenti climatici lui, proprio lui personalmente, ha votato contro
E grasso che cola che c'era. 
Perché in genere aveva di meglio da fare a giro per gli studi televisivi, dai talk show del mattino sino a quelli a notte fonda. Stipendiato da noi.


domenica 4 novembre 2018

cervelli succinti

io penso che più imbecilli ancora dell'assessore leghista che a Novara ha confezionato questo surreale regolamento che sanzionerebbe con multe da centinaia di euro chi indossa "abiti succinti" (prego??) siano gli italiani che sti bauscia che si fanno i selfie con le madonnine li votano e il giorno dopo corrono a regalarci il favoloso primato mondiale di turismo sessuale con minori, povere anime sante timorate di Dio con la fissa patologicamente degenerata del "decoro". 
Regaletevi una vita migliore, gente brutta, repressi disturbati. Che col tarlo dell'odio si campa male. 
Vuoi mai sapere che così finalmente smettiamo di far ridere il mondo con le minchiate e regalare momenti di gloria a sti bifolchi semi-analfabeti che sprecano tempo e soldi pubblici co' ste favate da film con Aldo Fabrizi e magari dedichiamo un po' di attenzione al dissesto idro-geologico di sto povero paese, cosa che rende decisamente meno in termini elettorali ma che magari ci risparmierebbe qualche cadavere a mollo a ogni cazzo di temporale.


mercoledì 24 ottobre 2018

la carovana dei ricchi e famosi

secondo quel sudicione di Trump i 7.000 disgraziati dell'Honduras che cercano disperatamente di fuggire da un paese ormai totalmente scorribandandato da gang e narcotrafficanti, e che sfidano fame, sete, sfinimento e afa pur di estirpare i propri figli da quel gigantesco monnezzaio che è ormai il loro paese, sono in realtà benestanti e naturalmente criminali e terroristi, anche islamici. 
Nella foto un primo piano dell'erede di Bin Laden e della sua sanguinaria gang. Ste scemenze surreali vi ricordano qualcosa? 
Anzi, qualcuno?


tutto fumo

e perciò sempre lì si finisce a mungere. 
Pe rattoppà le patacche smerciate in campagna elettorale per far presa sui fans boccaloni dei vaccini killer, delle scie chimiche, delle sorelle defunte della Boldrini e delle alghe scioglipancia, si tassano le sigarette, magari con l'alibi peloso che fanno male. 
Ma non male a sufficienza da vergognarsi a farci cassa. 
Con quale cazzo di faccia potete venire a raccontarci che quello che vi sta a cuore è la salute dei fumatori mentre ai quattrini derivanti da quel catrame non sapete proprio rinunciarci? Le tasse fatele pagare agli intrallazzoni ricchi sfondati a cui state per regalare un altro bel condono, non a un pensionato che l'unico lusso che può permettersi in vita sua è un cazzo di pacchetto di sigarette, brutti monumenti nazionali alla demagogia.


Cenerentola bifolca

caro buffone leghista Ciocca, ti ricordo che a fare il cabaret in commissione europea puoi sempre andarci con i tuoi soldi, visto che fino a prova contraria invece i soldi te li diamo noi. 
E fra quelli che vi diamo e quelli che vi inculate, neppure pochi a quel che mi risulta, fa una bella sommetta. 
Perciò, rispetta il Paese che stai rappresentando e la scarpuccia tuffatela su pel culo. 
Giullare di merda.


lunedì 22 ottobre 2018

Circo Minimo

un vecchio rompicoglioni ridotto a salire sul palco sculettando e ammiccando una canzoncina trash con tanto di "doo wop" come una Valeria Marini qualsiasi, che snocciola il solito cialdone di repertoro che ormai può divertire e appassionare al più degli invasati adepti di una setta in gita-convention, che offende i bambini affetti da autismo e le loro famiglie e vaneggia di eversioni istituzionali che grazie al cielo albergano solo nella sua testolina con messa in piega al cui confronto Rocco Barocco è futurismo allo stato puro, che con quelli che lui con un paternalismo da Don Matteo chiama i "suoi ragazzi" ha contribuito a rifilarci il peggiore governo di sempre con cui, tra sfaccendati, premier taroccati, portavoce che scheccano sguaiati, deputate peracottare che s'inculano appartamenti in case popolari per congiunti e parenti, manine, ministri sgrammaticati e statisti eletti con 9 click su un sito mistico-aziendale, stiamo facendo ridere il mondo. 
Loro si. Altro che sto residuato bellico ex Topo Galileo.

domenica 21 ottobre 2018

man mano..

devo essermi distratto. 
 Lo sanno tutti, sono un ragazzo sensibile alla bellezza delle giornate di sole, e in questa specie di primavera fuori stagione dei giorni scorsi devo avere avuto la testa un po' tra le nuvole perchè confesso di avere perso il filo: ma Di Maio poi in Procura c'è andato? Perchè ero rimasto a quella mezz'ora di circo equestre a Porta a Porta sulla tv pubblica in cui preannunciava che si sarebbe scapicollato già la mattina dopo, giusto il tempo di un espresso, che giù a Napoli il caffè lo fanno buono, alla Procura della Repubblica a denunciare la fantomatica "manina". Siccome un'altra cosa che sicuramente tutti sanno è che sono sempre molto sensibile alla seduzione sottile di un bel gialletto, desideravo tanto capire anch'io di chi fosse sta manina, se quella gelida di Giacomo Puccini, o quella birbantella della famiglia Addams, o quella della zingara della Zanicchi, ma appunto non ho più saputo niente. 
 Siccome si trattava di accuse gravissime da parte di un'altissima carica dello Stato e non della manina piazzata sul culo di una teenger per un tastone furtivo sulle scale del liceo da parte di qualche sfigatello in fregola, già mi figuravo un'appassionante spy-story che avrei seguito con attenzione e trasporto. Ma, appunto devo essermi distratto. Qualcuno può aggiornarmi? 
Popolo di buffoni.


mercoledì 17 ottobre 2018

..cerco un centro d'impiego permanente..

gli assessori regionali con competenze al lavoro fanno sapere che questa cosa dei centri d'impiego (al momento pochi, carenti di personale, letteralmente inutili) che a sentire Di Maio entro marzo prossimo saranno lì tutti belli pimpanti, con personale raddoppiato e specializzato, pronti ad elargire a milioni di cittadini ben tre proposte di impiego (dopo che per decenni non ne hanno tirato fuori uno che è uno), a formarli professionalmente, o in alternativa ad organizzarne e formarne a centinaia di migliaia per lavori di volontariato o socialmente utili, con l'intero iter completamente informatizzato e digitalizzato, e a certificare l'oceano di controlli e verifiche per attestare la veridicità dei requisiti indispensabili all'erogazione, albergano solo tra le scie chimiche della sua testolina new age che in passato è riuscita al più ad ottimizzare la rendicontazione delle Fanta e le Pepsi da distribuire in curva sud al San Paolo. Tutto qua.


Europa? Forse no ma anche si.

perciò secondo questo sondaggio siamo i più contrari (insieme alle repubblichette ex sovietiche con cui ormai facciamo capannello, questa specie di imperino romano-austro-ungarico de noantri) alla permanenza dell'Italia in europa, ma al contempo siamo i più favorevoli all'euro. 
Cioè, ma quali cazzo di euroscettici? Ma quali sovranisti? Ma quali populisti? Secondo il mio personalissimo sondaggio siamo semplicemente e sempre di più, oggi più di ieri e meno di domani, il paese degli analfabeti (dis)funzionali che ripetono a pappagallo le favate di bufale che leggono su Facebook ma non ci capiscono veramente un remotissimo cazzo di un cazzo di niente. 
Cristo santo che vergogna.


domenica 14 ottobre 2018

guardale

guardate questi volti (tutte donne!), memorizzatene i nomi, tenete a mente queste monnezze umane che sfregiano, umiliano, sporcano sedi e ruoli istituzionali, trascinandoci in un vortice d'arretratezza e miseria culturale mai registrato nella storia dell'Italia repubblicana. Neppure in quella semianalfabeta del dopoguerra. 
Ricordateli. Perchè prima o poi di tutto questo ci sarà da chiedergli conto. 
E io penso, contro ogni evidenza, che il vento abbia già cominciato a soffiare in un'altra direzione. E che tutto questo sia veramente troppo pure per gli italiani imbecilli che a ste spazzature hanno voluto regalare questi quattro momenti di gloria per i quali ci stiamo giocando quel poco che rimaneva della nostra credibilità internazionale.


mercoledì 10 ottobre 2018

vammorìammazzato

Oggi è la giornata mondiale contro la pena di morte. Che è merda. 
E merda della peggiore specie: barbara ed inutile che, studi e statistiche alla mano, non ha mai scoraggiato un cazzo di nessuno dal delinquere, che sempre troppo spesso uccide innocenti per false testimonianze, prove farlocche, errori giudiziari. 
Uno Stato sano, efficiente e civile non si vendica, non castiga, non annienta ma punisce, anche molto severamente e, laddove è possibile, rieduca. O comunque ci prova. 
Stiamo vigili. Qualcuno smania, fra le tante puttanate demagogiche alle quali purtroppo ci stiamo abituando, di sparare anche questa di stronzata. 
Stiamo pronti a rispondergli con un oceanico vaffanculo.


re(di)vival

"l'aborto è come affittare un sicario". 
Ovviamente credo anch'io che non sia la cosa più favolosa che Papa Bergoglio abbia detto. Ma che qualcuno che è la personificazione di un credo dai modernissimi (sic) dogmi plurimillenari che fra l'altro ha sempre considerato la donna una specie di ricettacolo di spermatozoi a fine riproduttivo, o un Vaticano che delle donne ha una concezione così sublime da relegare le proprie  al ruolo perpetuo di pulisciculo di prelati agè, spari simili minchiate ci può pure stare. Sia chiaro, non va bene. Ma ci può stare. 
Ma perché tutto sto stuporone quando solo pochi giorni fa l'amministrazione di una moderna città del nostro nord "ricco e produttivo" (Verona) in pieno 2018 (non 1918) ha partorito (mi vorrebbe da dire abortito) una monnezza di mozione oscurantista e medievale anti-abortista con la gagliarda sottoscrizione di una capogruppo del PD, come una Polonia qualsiasi? 
Dov'era tutto sto trasecolone quando zitti zitti, quatti quatti si cercava di sdoganare, aridanghete, il concetto vecchio e merdoso che politica, Stato, chiese e chiesette potesser sentirsi autorizzati a piazzare le loro mani lorde sul corpo delle donne, concetto che questo paese ha fieramente (e con un plebiscito) asfaltato qualche decennio fa quando a legiferare non c'erano i punkabbestia dei centri sociali ma i vecchi cari timorati di Dio della Democrazia Cristiana?


martedì 9 ottobre 2018

XSfratto

stavo guardando sto spezzone di un video che stava lì sulla homepage di un quotidiano a cui davo una sbirciata mentre mangiavo. 
XFactor prima puntata, i bootcamp o qualcosa del genere, canta la ragazza di colore. La regia indugia sulle facciotte pervase di stuporone dei giudici che di musica non capiscono un assolutissimo cazzo e che non si saprà mai perchè al mondo dovrebbero stare lì a giudicare chicchessia, come se a me fosse chiesto di giudicare un test di micro-chirurgia neurologica, nella fattispecie: Asia Argento che non capisce un cazzo di recitazione che è (o almeno dovrebbe essere) il suo mestiere figuriamoci di discipline altre varie ed eventuali; il solito rapper a la page che di musica non può capire un cazzo perchè nel rap, un genere che da almeno 30 anni sta alla musica come il wrestling WBA sta allo sport, di musica non se ne fa, cantare non si canta e perciò non è dato sapere in base a quale cazzo di criterio dovrebbero stare lì a giudicare anima viva; Mara Maionchi che è pure recidiva, nel senso che, non si è capito bene per colpa di chi, ma comunque fa pur sempre quel mestiere da centododici anni e ancora non ci capisce un remoto cazzo neppure per sbaglio, e Manuel Agnelli che invece di musica se intende, anche se con le sue idee e i suoi crismi, che di voce ne ha da vendere e pure bella, ma che evidentemente non capisce a sua volta un cazzo di voci femminili perchè si commuove e frigna mentre la ragazza di colore di cui sopra canta la solita canzone di Beyoncè con il solito timbro-minimo-sindacale di ogni ragazza di colore al mondo che la domenica canti in chiesa (passatemi il clichè), senza un guitto, una qualche caratteristica, una peculiarità, una remota traccia di personalità e originalità, con i soliti gorgeggini precotti sottovuoto spinto che sono sempre quelli dal quel lontano1985 anno della pubblicazione dell'album di esordio di Whitney Houston (e perdonatemi se anche solo avendola menzionata in questo contesto tera tera vi ho fatto venire il singhiozzo per lo spaglio), con un'estensione così e così, un linguaggio così e così, ma un'intonazione talmente traballante che pietosamente mi auguro (per lei) essere dovuta a qualche problema con gli ascolti (cosa tecnica di cui ovviamente alcuni di voi non sanno, ma che può seriamente compromettere una performance vocale dal vivo). 
E perciò niente di nuovo sul fronte occidentale. L'ormai asfittico teatrino dei talent, che vanno benissimo se si vuole passare un'oretta di scazzo, scommettere un gin tonic con tua cognata sull'esito di una votazione, tifare con la bava alla bocca per questo o quel giudice mentre litiga furiosamente con l'altro giudice sperando che finalmente gli spari un fischione in bocca a prescindere da chi lo spari a chi, così, giusto per, tanto perchè prevenire è sempre meglio che curare, senza però pretendere che chi deve cantare canti e chi deve giudicare giudichi. 
O perlomeno non a cazzo di cane.


domenica 7 ottobre 2018

humanos si que valen

A volte quando il sabato sera sono in casa mi capita di buttare un occhio su "Tu si que vales" (ma anche "Italia's got talent", dirottato su una rete minore). Guardo volentieri, mi diverto, e alla fine traggo sempre la stessa conclusione, che poi ti dico. 
Quello che mi colpisce è il fantastico crossover fra le varie discipline: danzatori che sono anche acrobati, ginnasti che sono danzatori, equilibristi che fanno anche scompisciare dal ridere, e comici del paradosso, divertenti, perfetti per i bambini ma a un soffio dal teatro più raffinato, spesso dalla poesia, dalla mimica nobile; prestidigitatori strabilianti e mentalisti che inquietano; la giocoleria di ultima generazione, pazzescamente innovativa e creativa, i trasformisti, i musicisti, alcuni meravigliosi artisti di strada e potrei continuare. Performer giovanissimi, o di esperienza, italiani o internazionali, supportati dalle nuove tecnologie che rendono luci, suoni ed effettistica arte nell'arte, spettacolo nello spettacolo, perché i vari Cirque du Soleil e Momix ormai fanno scuola da un paio di decenni. 
Tanti, tantissimi, di puntata in puntata, di stagione in stagione, perfetti per ogni tipo di pubblico, grandi e piccini, quelli più accorti culturalmente e quelli che vogliono intrattenimento puro e semplice. La conclusione? 
Che non ha piu un cazzo di senso al mondo quella mostruosità che è lo sfruttamento degli animali nei circhi. 
Ammesso che ne abbia mai avuto.


venerdì 5 ottobre 2018

(im)moral majority

quanto è immorale l'acquisto di un fornetto a microonde?
Quanto è immorale l'acquisto di un pacchetto di sigarette su cui lo Stato lucra in modo immondo andando a colpire sempre lì coi rincari ogni volta che c'è da battere cassa?
Quanto è immorale non sapere più che cazzo inventarsi per ridurre all'osso una demagogica promessa elettorale dopo essersi accorti di averla abbondantemente fatta fuori dal vasino?

giovedì 4 ottobre 2018

Salamella strikes again

Selfini a Mattarella: "la Costituzione italiana è italiana. Prima gli italiani". 
No ignorante di merda: la Costituzione italiana è "Tutti i cittadini hanno pari dignita' sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza (oggi diremmo etnia), di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali". 
Prova a farti un ripassino, fra una salamella e una direttina Facebook, troglodita.


domenica 30 settembre 2018

working class hero

ad anni luce da quel particolare contesto socio-culturale, da quei tempi nevrastenici e utopistici ma allo stesso tempo pazzescamente pulsanti e creativi, dall'esplosione di quei nuovi costumi e nuove vibrazioni che così bene rappresentavano le turbolenze di ciò che stava diventando la società moderna che poi noi ci saremmo ritrovati in dotazione, a un'intera epoca di distanza, dicevo, alcune delle sue magnifiche canzoni quasi mi sembrano provocatorie, tali l'ingenuità e la retorica che le infarciscono, piccoli grandi concentrati di delirio mistico-pacifista ("chanting the mantra, peace on earth") che sarebbero apparse come delle sonore scemenze in bocca a chiunque altro, ma che assumevano la potenza deflagrante di vere e proprie cannonate in bocca ad un uomo che invece era terreno come pochi altri, spigoloso e algido come pochi altri e che, avremmo poi saputo, nella vita reale di sicuro tutt'altro che quel concentrato di fratellanza e amore universale di cui in esse farneticava, che al suo amico d'infanzia e partner in crime Paul Mc Cartney non avrebbe "fatto i complimenti se non una sola volta (per "Here, there and everywhere" poi inclusa in "Rubber Soul"), che si vantava che i Beatles fossero "più famosi di Gesù" e a cui abbiamo dovuto perdonare proprio tutto, dal raccapricciante periodo Maharishi all'asfissiante presenza di quella donna che lui e solo lui amava in modo viscerale e che invece agli occhi del mondo intero appariva sgradevole e inutile per usare un paio di eufemismi, con la quale ci avrebbe regalato quel "Double fantasy" con le sue ultime creazioni, piccoli capolavori (e capolavori per davvero, non per modo di dire) di melensaggine, semplici, geniali e contagiose come lo erano quasi tutte le sue canzoni, non fosse per dei testi stavolta esclusivamente sentimentali, amorosi (e non uso questo termine a caso) di una banalità quasi offensiva e di una bellezza altrettanto offensiva, ma ahimè, appunto, alternate alle mezze porcate scritte dalla sua amata e da lei cantate con quella voce che riusciva a risultare persino più sgradevole della sua spocchia, ai tempi in cui non esisteva neppure il tasto skip per levarsele dai coglioni rapidamente ed ascoltarsi in pace solo quelle di lui, quelle di quell'ex giovanotto di Liverpool che, tra una droga e l'altra, tra un'orgia e l'altra, tra una seduta di meditazione e l'altra si sarebbe preso il disturbo di cambiare i connotati alla musica contemporanea come un Mozart qualsiasi, con in mano una bacchetta virtuale con cui avrebbe diretto l'orchestra dei tempi moderni, spingendoli in una direzione tutta nuova, per poi decidere all'improvviso, in una fredda mattina di un dicembre newyorkese, di piantarci una coltellata tra le scapole facendosi uccidere dal primo imbecille di passaggio. Così ora al mondo non resta che festeggiare, tra qualche giorno, il suo compleanno. 
Senza l'invitato più speciale.


domenica 23 settembre 2018

resti fra noi

Rocco Casalino, dall'alto della sua prestigiosa formazione professionale affilata tra le mura di cartongesso del Grande Fratello, schecca e minaccia alcuni tecnici del Tesoro con toni che ricordano giusto le miserabili esternazioni da confessionale di un reality di quarta categoria se non, ahimè, la persino più tragica epoca delle purghe, in un messaggio destinato a due giornalisti (perciò a tutti gli effetti un comunicato del portavoce del Primo Ministro della Repubblica da diffondere a mezzo stampa). Ma secondo l'altrettanto blasonato premier il messaggio non sarebbe altro che un' "opinione personale" (prego? Fammi capire, noi sborsiamo 170.000 euro l'anno per un "opinionista"?) illecitamente estorto e divulgato (ma nell'audio della registrazione si capisce benissimo che è proprio il guru della comunicazione trash, ex punta di diamante delle notti trasgre del Mucca Assassina, a intimare ai giornalisti massima diffusione, com'è ovvio che sia).
Se vuoi che Rocco lasci la casa chiama il numero in sovrimpressione e digita 1 vale 1. Anche se, bene saperlo, vista la caratura dei personaggi, il rischio è che a subentrargli sia Floriana.

sabato 22 settembre 2018

i favolosi anni 80. Pardon, 80 anni.

Complotto un cazzo. Magistratura politicizzata un cazzo. 
La Lega quatta quatta si è accordata per una rateizzazione del maltolto. Avrà 80 (intendo ottanta) favolosissimi annucci per restituire il malloppo rubato agli italiani (perlomeno quello che si è riusciti a rintracciare). 
Mi chiedo cosa sarebbe successo a me se avessi ciulato lo Stato per 49 milioni di euri.


Bufala Bill

e così questa figura di immensa caratura culturale, il troll fascioleghista spacciatore di bufale Foa è stato designato presidente della Rai, circostanza questa resa di nuovo miracolosamente possibile (dopo una prima clamorosa trombatura) dopo la ormai leggendaria cenetta pane e salame di Selfini a casa di Burlesconi. E questo dopo che Di Maio ha scavecciato i coglioni per anni e solo fino qualche settimana fa sui partiti che dovevano essere immediatamente cacciati dalla TV pubblica. 
Che questo governo sarebbe stato una tragicomica farsa da operetta una mezza idea ce l'eravamo fatta. Ma sta roba va ben oltre le più rosee previsioni. Aridatece Cencelli, buffoni.


martedì 18 settembre 2018

datemi un martello

Tutti a sfracellare i coglioni con la macellazione rituale, sti quattro bottini razzisti, e poi come riesci a infiltrare una telecamera in qualche allevamento italiano scopri i maiali uccisi a martellate. Cos'è, Prosciutto di Parma è un azienda gestita da musulmani? Ah, no. Italiani buoni cristiani. 
Sudici delinquenti. Spero che a quelli che lo comprano gli venga il cacarone invalidante per 6 mesi.


mercoledì 12 settembre 2018

omo de panza, omo de coerenza..

hai capito quel grande statista di Selfini? Sta sempre a scavecciare la fava con l'Europa che non ci aiuta con i migranti, poi però vota contro le sanzioni a quel grandissimo bottino di Orban che non è disposto a levarcene dai coglioni neppure uno. 
Ma vainnelculo te e i bifolchi che ti votano..


lunedì 10 settembre 2018

dalla Cina col furgone. Carico.

Pechino stanzia 1000 miliardi di dollari per l'espansione commerciale della Cina in l'Europa. Prestano soldi a pioggia ai governi per poter entrare nelle infrastrutture di Stato. Come? 
Percentuali da capogiro in molti paesi europei, ma anche in Italia no si scherza: la Cina controlla ad esempio il 40% del Porto di Vado Ligure, e sono in corso grandi manovre per mettere le mani sul porto di Trieste (posizioni estremamente nevralgiche per il commercio nel Mediterraneo). 
Ovviamente prestano, prestano, prestano. E quando i soldi non rientrano, allora c'è l'ingresso nelle infrastrutture nel sistema industriale pubblico. 
Decine di container sempre più carichi arrivano nelle nostre strutture portuali e ripartono vuoti. Cioè vendono, e praticamente non comprano. 
L'Europa, e l'Italia, cedono pietosamente in politica e geopolitica al gigante della concorrenza spietata e priva di regole, della negazione sistematica dei diritti dei lavoratori ma anche semplicemente di quelli umani. Perchè ovviamente di questo stiamo parlando, non della Danimarca, come ha appena rivelato la Gabbanelli in una delle sue "pillole" di inchiesta fresche di inaugurazione all'interno del lunedì del tg La7. 
Ma per questi quattro raccattati che ci governano, la minaccia alla nostra economia, alla nostra sicurezza e alla nostra cultura sono sti quattro disperati che scappano da quell'abominio di Dio che è l'Eritrea di oggi. 
Questo è.


il maitre a penser

è tutto un fiorire di interviste-monologo, in praticamente tutte le testate di informazione e approfondimento, a questo signor Di Battista dal suo esilio-vacanza in Equador o non so dove in culo al mondo (beato lui, io proprio non posso). 
A quale titolo le perle di saggezza di questo grande, irrinunciabile pensatore (che al momento non ricopre alcun tipo di incarico istituzionale o politico) ci venga elargito con tanta generosità in ogni dove e per giunta senza mai un cazzo di contraddittorio, non è dato sapere. Ma si sa, secondo i grillini l'informazione in Italia è corrotta, assoggettata e venduta alle lobby, a Soros, ai Benetton, ai poteri forti, all'establishment, alla strega di Biancaneve e tutti gli altri fantomatici nemici della libertà di stampa che sono sono sempre lì a gombloddare, per coincidenza proprio quando sti scappati di casa non ne azzeccano una nemmeno per sbaglio. Cioè praticamente sempre. 
E io mi chiedo quanti cazzi di interviste-sproloquio e dirette Facebook a panza all'aria ci toccherebbero in ogni singola cazzo di tv senza il misterioso intervento censorio delle lobby cattivone.


senza fine..

la Crawford è così tirata che se ci passi un archetto sopra suona.


lezioni di poraccitudine

e così siamo attenzionati dall'Onu.
Per razzismo.
E subito il solito rispostone di quel grande statista di Salvini: "non prendiamo lezioni da nessuno".
Che palle, tesò. Ma oltre a ste quattro stronzate poverelle, sempre quelle, sai dire anche altro? Perché guarda che del fatto che tu di "lezioni" debba averne prese proprio pochine una mezza idea ce l'eravamo già fatta.
Attenzionati dall'Onu. Come lo Yemen. O lo Zimbabwe. Che tragicomica figura di merdissima.

le tagliatelle di nonna Luiggina

Con i centri commerciali chiusi di domenica, Di Maio è riuscito a spararne una più grossa di quelle di Salvini. Così per un giorno gli ha rubato i riflettori. 
Ne sparano una più grossa dell'altro a giorni alterni per aggiudicarsi le prime pagine. 
Sembrano Mina e la Carrà a Studio Uno (seh, magari). 
Che poi, se è per "riunire le famiglie", mi chiedo che casino di famiglia debbano avere che so, i carabinieri, i metalmeccanici, i pompieri, gli infermieri, i ferrovieri. Che sono abituati a lavorare di domenica, di notte, a Natale etc. 
A quando un bel decreto per l'obbligo di farle in casa, le fettuccine?


giovedì 6 settembre 2018

i mattacchioni

capito il contrordine di ieri sul decreto milleproroghe, cioè via all'obbligo psichedelico e avanti tutta con l'obbligo-obbligo? Bene. Abbiamo rischerzato
Oggi arriva il contro-contrordine. I no-vax (sic) rumoreggiano sui social e la prodigiosa ministra Grillo ci ri-ripensa: avanti tutta di nuovo con l'obbligo-psichedelico-facoltativo-creativo-cosmico-meditativo. 
Il governo del cambiaminchia sta superando se stesso. Se in ballo non ci fosse la vita dei bambini ci sarebbe da pisciarsi sotto.


los cinquentas

Pure il tribunale del riesame conferma: la Lega (di Salvini cazzo, certo che c'era! Sono vent'anni che scrocca quattrini per fare il record-man dell'assenteismo e la starlette della tv!) s'è inculata quasi 50 milioni di euro. 
Usciamo un attimo dall'Euro come tanto agognato dal pingue vice-premier:
dieci cazzi di miliardi di soldi pubblici. 
Prima gli italiani a cui li avete inculati.  No, Di Maio? Honesta' honesta' honestsocazzo.