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martedì 11 aprile 2017

Villaggio Vacanze Cecenia

non vedo un grande affanno dei canali ufficiali d'informazione, anche i più accorti, nel dilungarsi su questo argomento. 
 Ma dalla Cecenia arrivano notizie di deportazioni di gay (naturalmente rei solo di esserlo) in veri e propri lager, sottoposti a torture finalizzate allo smascheramento di altri gay e ripetuti episodi quotidiani di umiliazione e degrado, oltre a veri e propri sistematici pestaggi. 
Human Rights Watch conferma il tutto, essendo in possesso delle testimonianze di alcuni riusciti a scappare (ma già si registrerebbero morti, almeno tre). 
Il raccapriccio però raggiunge il suo picco quando il portavoce del presidente Kadyrov smentisce si le notizie a riguardo, ma non perchè siano infondate, bensì solo perchè a suo dire "non si può arrestare e perseguitare persone che semplicemente non esistono", sostenendo cioè che in Cecenia non vi siano gay, e che se ve ne fossero "avrebbero già provveduto le famiglie a spedirli nel punto di non ritorno". 
 L'amichetto del cuore di Putin si trastulla così, con questi passatempi nazi, e io sulla stampa italiana non sento volare una mosca. O al più qualche moscerino. Yup.


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