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sabato 1 aprile 2017

pescedapriloski

Complice l'atmosfera un po mattacchiona del primo d'aprile, proviamo a giocare con la fantapolitica (almeno spero). 
E cioè, dietro a quello tzunami di immondizia che si smobilita ogni qualvolta un giornalista, un opinionista, una testata, un tg osino criticare, contraddire, o anche solo non lisciare il pelo al Movimento 5 Stelle, senza porgere notizie e commenti nel modo che a loro più aggrada e senza neppure l'umiltà di attenersi alla maestria comunicativa di tutti i Rocco Casalino di questo mondo, non ci sarebbero solo i soliti farlocchi del click-bait, quelli per capirci che quotidianamente e pure a titolo gratuito contribuiscono a rimpinguare i già cospicui patrimoni personali del Guru Deva de noantri e del principino ereditario, bensì niente popò di meno che i (soliti) servizi segreti russi, con modalità lievemente diverse (la loro creatività è evidentemente assai versatile) di quelle messe in atto per l'elezione di quel disturbato di Trump, cioè mettendo in moto, in modo scientifico e massiccio, una vera e propria armata di troll a screditare, ingiuriare, minacciare, bullizzare e un sacco di altre cose bruttarelle con quella identica declinazione, i sacrileghi criticoni stipendiati da questo non meglio identificato estabilishment, compresi quelli che in realtà non hanno il becco di un quattrino. 
Per carità, fantapolitica, appunto. Anche se a pensarci bene, il sospetto che il caro Putin, dopo aver assoggettato il proprio paese ai suoi interessi e alla sua delirante idea di democrazia non senza qualche arresto, sparizione, omicidio di troppo, sia indaffaratissimo a sistemarsi ben benino una scena internazionale finalmente non più ostile, a beneficio dei suoi (ciclopici) interessi e di quelli dei suoi ingioiellatissimi e fedelissimi oligarchi, uno ce l'avrebbe pure. Anche perchè diciamocelo, in Italia non c'è mai fine all'infinitamente peggio (Gladio docet). Ma la dietrologia non è cosa buona e giusta e a questo elementare concetto limitiamoci ad attenerci. Men che mai dubitando anche solo per un istante della buona fede degli amici grillini, che se così fosse, questo "aiutino" dallo zar lo riceverebbero sicuramente a loro insaputa.
 E qui scatta il divieto di battuta sulle polizze vita, che a scatenare i russi è un attimo.


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