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lunedì 24 aprile 2017

il diavolo fa Le Pen tole

Era mesi che sentivo e leggevo nient'altro che di sta Le Pen, nelle mani della quale giaceva il destino non solo della Francia ma dell'Europa tutta. Negli approfondimenti se ne parlava quasi di più che delle magagne di casa nostra e un paio di personaggetti della politica italiana ci avevano puntualmente inflitto la loro patetica svolta in chiave lepenista all'amatriciana (i sovranisti, sic) e poi eccoci qua, col risultato che era facilissimo da prevedere, con la Francia che in grandissima maggioranza è tutt'altro che lepenista, con la destra letteralmente al tappeto e l'elettorato giovane che addirittura regala la percentuale top al candidato più a sinistra, persino nella Parigi degli attentati. 
Quattro proposte politiche che alla fine ti fanno riflettere sul fatto che dei fenomeni da baraccone della destra più estrema si parla si parla ma poi, almeno qui in Europa, si parla e basta, e che i loro ringhianti programmi politici li si sostiene molto sui social ma molto meno nelle urne. Ma perchè se ne parla così tanto se puntualmente i risultati sono da "tutto qui"?
Adesso attendiamo fiduciosi la svolta codinafralegambista di quel clown di Salvini e quella abbassaitonimbecillista del fuoriclasse Di Maio. Scommettiamo? 
Ps (postilla sociopolitica): il probabile futuro presidente è pure discreto. Insisto: i cessi tutti a noi?


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