LABELS

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lunedì 27 giugno 2016

Obama a chi?

il mese che la comunità gay mondiale dedica al Pride sta quasi per concludersi proprio con la giornata del 28 giugno, ricorrenza di quando tutto è cominciato, nel '69. 
Mentre Obama finalmente proclama lo Stonewall  monumento nazionale e Hillary Clinton si diverte come una matta al Pride di New York insieme al dipartimento di Polizia della città (che per l'occasione sfodera il SUV raimbow) ed altri due milioni di suoi connazionali, non una parola, ripeto, non una parola dal presidente del Consiglio di un paese con governo a maggioranza progressista come a regola di bazzica è il nostro, insisto, mai una parola, un saluto, un accenno, un cazzo di niente per le centinaia di migliaia di suoi connazionali che in queste ultime settimane hanno attraversato le città italiane sventolando bandiere arcobaleno. 
Renzi come Bush. Non come Obama.


la non-brexit dei vagabondi

che tristezza vedere partiti e movimenti italiani sciacallare sul fatto che un'Inghilterra non insolitamente gretta e ignorante (l'Inghilterra non è Londra, ahimè) ha preso una decisione che non sta scritto da nessuna parte che si riveli felice, a partire dal fatto che qualcosa cambierà proprio per i tantissimi, e sottolineo tantissimi ragazzi italiani che la sceglievano per esperienze lavorative o di studio, tanto per dirne una. 
Probabilmente questi signori non conoscono molto bene la storia (e chissà perchè, una mezza idea l'avevo), perchè altrimenti saprebbero che divisioni, orticelli e arroccamenti in passato non hanno mai  portato niente di buono. Un ripassino non sarebbe male, gentiluomini. 
E non ci prendiamo tanto per il culo: ci mancherebbe solo che su questa Italietta geneticamente ostaggio di mafie, conventicole, lobby, corrotti e corruttori, evasori di ogni ordine e grado, e dinastie di Rom che spadroneggiano su intere città non ci fosse più l'intero continente a vigilare. 
Che spesso l'Europa i casini ce li crea. Ma molto più spesso ce li rattoppa. Eccome se ce li rattoppa. Da oggi questo continente è più gretto, più chiuso, più inospitale e, visti i vomitevoli toni usati dagli infervorati della exit, più razzista. Ma davvero c'è tanto da cantare vittoria, cialtroni? 
 PS: l'unica cosa buona di un'Italia fuori dall'Europa sarebbe la fine di stipendi faraonici, prebende, privilegi, pensioni e pensioncine per i vagabondi come Salvini che alle casse europee ciucciano la qualsiasi per passare le giornate a saltellare da uno studio televisivo all'altro.


domenica 19 giugno 2016

dici che non moriremo democristiani?..

a giudicare da questi primi risultati, la destra orfana della forza deflagrante di un Berlusconi ormai ologramma di se stesso non va da nessuna parte, perchè ai deliri salviniani quando si passa ai fatti non molti vogliono prestare il fianco (con Orbetello in favolosa controtendenza), i grillini stravincono e soprattutto stravincono nel risultato che finirà sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, quello di Roma ma mica solo, persino in un'altra città per loro in teoria difficile come Torino (con Orbetello in favolosa controtendenza. Ma quanto saremo trasgressivi, belli della zia?), mentre per Renzi e il suo patetico codazzo di tardo-yuppie anni 80 arroganti ed ignoranti è stata una Waterloo (con Orbetello stavolta favolosamente allineata). 
E perciò adesso i grillini governano (ahi ahi ahi ahi), la destra, fallita miseramente la strategia del lepenismo de noantri, dovrà cercare di capire che cazzo vuole dalla vita, e la sinistra..(sinistra? Ma su! Cominciamo proprio da questo risultato ad alzare la testa affermando con orgoglio che di sinistra in questo maialaio non vi era proprio traccia, che la sinistra è altro da sta roba brutta, e che però insomma visti i risultati di "questa" sinistra una mezza speranza che forse non sarà neppure vero che moriremo tutti democristiani, sembra palesarsi timidamente). 
Vero De Magistris?


venerdì 17 giugno 2016

i pazzerelli..

Quei colossi di statisti della Lega sono scatenatissimi in tv a spiegare che l'uomo che ieri ha fatto fuori la deputata inglese attivista anti-brexit è "solo un matto". 
A parte che non mi è chiaro quale istituto di igiene mentale abbia consegnato loro in esclusiva mondiale la cartella clinica dello svalvolato e perchè, mi chiedo invece che campioni di stabilità e equilibrio psichico potessero essere tutti gli altri, da Orlando a Parigi, che mossi da farneticanti motivazioni idealistico-spirituali hanno ucciso, scatenando però lo sciacallaggio politico dei leghisti, non certo le loro riflessioni sull'opportunità o meno di riaprire i manicomi.


lunedì 13 giugno 2016

over the raimbow..


Stiamo ancora in paziente attesa che qualche politico italiano proferisca anche solo una parola su quello che è successo a Orlando e in aperta solidarietà con la comunità gay che comunque questo affronto lo ha subito in prima persona. Per la cronaca, le capitali del mondo civile sono da ore piene di simbologia raimbow sparata in formato extra-large nei luoghi più rappresentativi e simbolici, mentre qui, eccezione fatta per i soliti sciacalli xenofobi che figurati se non prendevano la palla al balzo per rompere il cazzo con la loro perpetua cantilena anti-immigrazione (ma quello svalvolato era cittadino americano: di grazia, quanti americani sono di origine Yankee piuttosto che italiani, irlandesi, ispanici, asiatici, arabi etc etc etc? Pochi: una minoranza). Qui sono veramente tutti troppo impegnati a parlare degli Europei, delle peripezie di quel colosso di statista della Boschi, e delle scaramucce grillini-PD che ormai rasentano il grottesco.
A parte il fatto che, volendo proprio essere pignoli, le capitali del mondo civile (tutte) si erano già riempite di simbologia Raimbow anche solo per salutare e mostrare rispetto per una comunità composta da milioni di individui in ogni singola nazione e non da merde di cane, in occasione del mese dell'orgoglio gay, mentre in Italia a livello istituzionale non ha fiatato nessuno a differenza, che so, di un Barak Obama che questa circostanza l'ha salutata in tutti i modi possibili e immaginabili compresi quelli rigorosamente istituzionali, fermo nella sua eccentrica convinzione che pure i gay siano cittadini americani come tutti gli altri.
Per inciso (andiamo di inciso in inciso e potremmo finire domattina), nessuno si è degnato di mandare anche solo un saluto, figuriamoci farsi vedere, al Pride romano che, volenti o nolenti, è il Pride di una delle più importanti capitali mondiali, men che mai quelle mezze calzette che si candidano a rappresentarne le istituzioni, che evidentemente, troppo presi nel favoloso e appassionante giochino del chi sputtana chi, non considerano i cittadini gay degni di una sola menzione. Ma io non ce l'ho con loro. Io ce l'ho con i rotti in culo gay (e il tono dispregiativo è volutissimo e non sindacabile) che a sti merdosi ancora li votano (destra, PD, stelle e stelline) e con certe associazioni lgtb che con quest'immondezzaio di Paole Conce (concissime) e pattume vario ci flirta un giorno si e l'altro pure. Se siete masochiste, allora procuratevi una favolosa tutina di lurex e un frustino nuovo fiammante, e sbizzarritevi.
 Perchè prendersi a randellate sui coglioni così scientemente e consapevolmente è ben oltre il masochismo: è essere degli imbecilli totali.

domenica 12 giugno 2016

besame mucho

il padre ha detto che il pupo ne ha fatti fuori 50 perchè un po' impuzzolito dopo aver visto due ragazzotti (maschi) baciarsi giusto un paio di mesi fa (lentino a sbollire, il giovanotto). 
Ma intanto gli integralisti di ogni ordine e grado esultano felici praticamente ovunque sul web. 
E su sta merda continua a volteggiare tranquilla e beata l'aurea santa e benedetta di una religione. O più d'una.


sabato 11 giugno 2016

si replica..

Christina Grimmie, una giovane pop star uscita da The Voice America, è morta perchè il solito svalvolato armato fino ai denti l'ha avvicinata e freddata alla fine di un concerto.
Capito che ci sono dei beoti che questo merdaio di farwest americano in cui ogni stronzo può comprarsi una pistola con la facilità con cui si compra un barattolo di piselli lessi vorrebbero replicarlo qui in Italia?

lunedì 6 giugno 2016

"sugli sugli bane bane tu miscugli le banane"

Non sarò mai rattristato dalla morte di un seminatore d'odio. Mai. 
Nessuno qui esulta per la morte di un essere umano. Ma dopo essere stato definito, tra le altre cose, "da schedare" non senza banana come gentile cadeau, per pietà non mi chiedete di piangere.
Ipocriti di merda.





auguri. Ne abbiamo tutti un gran bisogno.

al di là del solito caramelloso cerimoniale di auguri e felicitazioni che leggo sui social e che specie in alcuni casi definire paraculo è un eufemismo, solo un augurio (che sarebbe identico se ad essere stato eletto fosse chiunque altro), e cioè che Andrea Casamenti sia il sindaco degli orbetellani, di tutti gli orbetellani, e che lo sia in ogni singolo istante dell'onorevole mandato fiduciario ricevuto dalla maggioranza dei miei concittadini, sempre: minuto dopo minuto, ritenendo bazzecole quelle presunte intenzioni di levarsi qualche sassolino dalla scarpa ai danni di questo o quello, di cui sento sibilare, che non farebbero onore alla sua integrità di uomo intelligente. Integrità e intelligenza delle quali non ho davvero motivo di dubitare. Tutto qua, really.


lo Stato laico. Ma neanche troppo.

La più bella notizia legata a questa tornata elettorale secondo me è quella della elettrice che prima di votare ha chiesto (e ottenuto) che si rimuovesse il crocifisso dal seggio, come per altro previsto da norme che la presidente di sezione si è limitata ad applicare esaudendo la richiesta della donna che ha poi commentato con queste semplicissime parole: "Si vivrebbe meglio se tutti avessero gli stessi diritti. Oggi Prarolo ha fatto l'ennesimo grande passo verso una cittadinanza libera e uguale. Rispettare gli altri non significa rinnegare le tradizioni. I simboli di culto stanno nei luoghi di culto, al seggio si va per votare e non per pregare. I cittadini atei o di altre religioni, fossero pochi o solo uno, non devono vedersi imporre dei simboli religiosi. La laicità dello Stato è stata sancita nel 1984, e ci sono Paesi in cui è impensabile da decenni che un simbolo di culto rientri in luoghi pubblici, proprio per il rispetto di tutti. Ringrazio di cuore la correttissima presidente di seggio che ha rimosso il crocifisso dalla sede del seggio senza alcun problema, nel pieno rispetto delle normative vigenti''.
Good job, madam.


domenica 5 giugno 2016

spazzatura umana

Mi chiedo per quanti secoli ancora dovremo apprendere di processioni che fanno sto famoso inchino davanti alle abitazioni di boss mafiosi e adorati congiunti prima che qualcuno finalmente si decida a a disperdere sti assemblaggi di spazzatura umana a pedatoni nel culo a partire proprio da parroci, vescovi e compagnia bella.