LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

giovedì 10 novembre 2016

la coatta sul tetto che scotta

Mi piace Giorgia Meloni. 
Prima che qualcuno equivochi (ammesso che a qualcuno freghi un cazzo) sono di sinistra e lo sono nel modo che un partito come il PD che la sinistra italiana dovrebbe rappresentarla non lo prendo neppure in considerazione. Socialista credo, se in Italia non avessimo provveduto a smerdare pure una parola così nobile e importante. 
Ma la signora ha guitto, paraculaggine (è una politica navigata pur giovanissima) ma è intelligente, scade raramente ai livelli di grana grossa della frazzumaglia populista italiana e europea (e credo sia proprio questo, ahimè, a penalizzarla in termini di popolarità al confronto dei Salvini e dei demagoghi grillini, specie in un momento come questo) ed ha una capacità dialettica che definirei efficacissima. 
È una donna di destra, molto di destra, previa scrematura dei deliri lugubro-nostalgici consueti in chi è molto di destra come lei (vedi molti dei suoi confratelli d'Italia) e credo si offenda sinceramente se definita razzista. Non mi fa sentire a disagio vederla in tv, mentre con Salvini cambio canale (perciò spesso) anzi l'ascolto volentieri, non di rado la trovo sfiziosa, mi diverte la sua ironia coatta e confesso sotto certi aspetti di immedesimarmi piu in lei che in tanti politici di sinistra-tra-virgolettissime, specie nei piglio deciso e senza filtri. Se fossi un politico la considererei un'avversario degnissimo, e anzi credo che rappresenti la destra come la immagino io: non quella destra che della destra in realtà non gliene frega un cazzo basta che si mangia e si tromba (Berlusconi e tutta la sua carovana), non la destra che dice che Mussolini ha fatto tante cose buone ma in attesa di poter governare un paese tramite sedute spiritiche non produce un leader appena credibile neanche per sbaglio e campa di rendita col culo piazzato sui trapuntini gentilmente concessi da quei colossi di statisti del mangia e tromba, bensì una destra decisa ma moderna, pragmatica, popolare non populista, e finalmente antirazzista, ripulita cioè da stereotipi vetusti perché conservatrice lo è ma non per conservare la peggio merda del secolo scorso.


Nessun commento:

Posta un commento