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martedì 4 ottobre 2016

Very Imbecil People

nelle pause pubblicitarie di solito, se ci riesco da sotto la massa informe di gatti sotto la quale finisco sepolto ogni volta che piazzo il culo su una poltrona, sfruzzico un po sui social. Come fanno molti, del resto. E stasera soprattutto su Facebook e Twitter era tutto un florilegio di commenti sul Grande Fratello Vip (vi prego, solo il nome. Per vip credo si intenda quella combriccola di reduci o aspiranti non si sa cosa, probabilmente nulla, il vero pezzo grosso (molto grosso) dei quali essendo Valeria Marini, ovvero colei che sospetto essere l'unico personaggio al mondo che non solo si è ritrovata catapultata nello show business nazional-popolare per nessun altro motivo se non un paio di palpate di culo ben piazzate di Pingitore senza saper fare un cazzo che è un cazzo, ma che oltretutto non è neppure riuscita a imparare a fare un cazzo che alla fine, intendo, picchia e mena, col passare degli anni, qualche prodezza riesci a farla fare pure ai barboncini nani, ma evidentemente non a lei che nonostante le decennali frequentazioni, persevera nel non saper fare beatamente uno stracazzo di niente esattamente come e possibilmente pure meno di quando esordì, ai bei tempi in cui se non altro non sembrava un mascherone del carro di Viareggio). 
Alcuni dei commenti erano assolutamente entusiasti; molti che si azzuffavano sul dilemma sociologico-antropologico Ilary o Alessia? (potevate chiedere a me che sono un po del mestiere: bel derby, vi avrei risposto), e poi i commenti dei soliti detrattori sarcastico-ironico-caustico e un sacco di altre robe che finiscono per ico, che poi più qua con calma ci spiegheranno perchè stanno lì paralitici a ciucciarsi i San Remi, i Grandi Fratelli, le madri-nature di Ciao Darwin (ciaone..), se li trovano tanto orribili. 
Intendo, puntate e puntate di commenti sui social, giuro (guarda che vi tengo d'occhio. Non ci provate con me) per dire che è brutto, tutto brutto, tutti brutti, tutto. E quante cazzi di ore ti ci vogliono per arrivare a questa algebrica conclusione, dato che per tutti noi altri poveri mortali anche solo un paio di fotogrammi statici e muti apparsi a sorpresa tra le pagine di una rivista o su un sito di notizie, si sono rivelati più che eloquenti per capire l'esatta misurazione dei metraggio calcolabile in piani di merda che seppelliscono una parte dell'Italia per 4 ore e passa il lunedì sera e, per i tossici all'ultimo stadio che proprio non possono fare a meno della dose quotidiana di Costantino e del pugile scemo neppure per un nano-secondo, perfino non stop su qualche altro canale che non stacca mai da Laa Casaaa, pronunciata sempre con le vocali spasmodicamente aperte come se si fosse affetti da stomatite. 
Ma mi allungo sempre un po troppo nel preambolo, perchè in realtà quello che volevo dire è piccolo e semplice, e cioè che questo è veramente too much. Decisamente too much. Questa è una cosa che, non fatemi essere più sgradevole di quanto vorrei tantissimo essere, credo abbia a che fare con quanto rispetto abbiamo di noi stessi, della nostra intelligenza, della nostra dignità. E di quali siano con esattezza scientifica i disturbi neuro-vegetativi che ti spingono a volertici immergere in quei piani di morbidezza si, ma morbidezza perchè è merda, non carta igienica a quattro veli. Io non ho problemi col trash, per tirare in ballo un termine un pizzichino abusato, usato a sproposito e usato a cazzo, per capirci. Sono un fan di veri e propri monumenti del trash. E del termine "volgare" poi non sono addirittura proprio riuscito a capirne il significato nonostante in questi tanti lunghi anni io con i significati pur reconditi della mia amata madrelingua ci ho flirtato al punto da farne una professione. Ma quel volgare là credo che significhi più o meno "ho argomenti così di merda, così imbecilli che dico volgare e non dico un cazzo ma tutti sono d'accordo", ed è tutto un "oh signora mia: ha visto che volgarità?"..". 
Ma sta zozzeria è una roba che dovrebbe offenderti. Offenderti se sei donna per come le donne sono rappresentate. Offenderti se sei uomo, dato che in quella cloaca maxima sei impersonato da Bettarini (e facciamo che per pietà cristiana mi fermo qui: ok?), se sei gay, se sei transessuale, se sei gemello siamese, se sei una clausuranda o un troione da Grande Raccordo Anulare. 
Qualsiasi variante della natura umana, per il semplice motivo di essere umani, appunto, con un'intelligenza e una dignità, che quella schifezza offende indistintamente nel ruolo che ci sforziamo di ricoprire di persone adulte e consapevoli. Altro che Ilary o Alessia. 
 Aridatece Protestantesimo.


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