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domenica 17 gennaio 2016

(merdaccia di) father and son

ieri sera, dopo le solite due ore di Law & Order d'ordinanza, facendo un attimo di zapping sono incappato, a C'è Posta per Te, nella storia della mamma ed il figlio adolescente che hanno batacchiato fuori casa un uomo che andando per eufemismi definirei uno scarto dell'umanità. Che trattava la moglie e madre dei suoi due figli come una servetta, e che ha vessato, offeso e umiliato il figlio sino ad augurargli la morte con un sms il giorno che l'intero clan familiare (che aveva appreso e accettato la cosa con grande serenità) lo aveva convocato per dirgli che suo figlio era gay, su precisa richiesta dello stesso ragazzo. 
 Bene: io spero che quel ragazzo tenga duro e lasci fuori dalla sua vita quella latrina d'uomo per sempre, quel miserabile alfiere di una mentalità sessista, misogina e omofoba che se sparisse dalla faccia della terra domattina sarebbe sempre un giorno troppo tardi e di cui questo mondo non avverte davvero più la necessità. 
E non ve ne venite col solito "è sempre suo padre": è sempre suo padre stronzo. Niente di indispensabile. Fuori dai coglioni. Delle offese, delle mortificazioni, delle umiliazioni che a quell'età rimangono scalfite nell'animo, che ti marcano il cuore, che secoli di farneticante "redenzione" per il quale la merdaccia ha inscenato una vera e propria patetica cantilenosa supplica, potrebbero mai cancellare. 
E lo dico anche ai giovanissimi gay che vivono la stessa situazione: fatelo fuori, mandatelo a cagare, fate questa bella e liberatoria pulizia nella vostra vita. Penso anch'io che la figura paterna sia un punto di riferimento importante e in qualche modo indispensabile. Ma uno che arriva a provare sentimenti così repulsivi, così bassi, così schifosi nei confronti del figlio (e sono tanti!) non è un padre: è un ostacolo vischioso e maleodorante sulla strada di una vita che già probabilmente sarà duretta di suo, senza che la sovrappopoliamo di monnezza umana non necessaria. 
 ps: la femminilità di Maria de Filippi abbarbicata sul tacco 18 mi stravolge. Al confronto io travestito a martedì grasso sono Josephine Baker


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