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venerdì 13 novembre 2015

e vai con gli integratori..

Leggo qua e la sui social la foga nei confronti dei cattivissimi portatori sani di integrazione.
Credo invece che tirare in ballo l'integrazione mentre un gravissimo attentato terroristico è ancora in corso sia un filino strumentale, e se mi permettete, non esattamente in buona fede. I terroristi per definizione non si integrano con niente e con nessuno neppure a casa loro. Ne abbiamo avuti tanti in Europa, di terroristi: soprattutto qui in Italia, in Spagna e in Irlanda e si trattava di terrorismo autoctono. Eppure affatto integrato col tessuto sociale che lo circondava.
 Credo invece che siano proprio i migranti, sopratutto quelli di seconda generazione, a trovare infernale questo stato di cose. Sono loro che da domani vivrannocon ancora maggiori difficoltà quella vita di persone per bene che così faticosamente si sono meritati comportandosi come tali. E non so se qualcuno ha mai fatto un saltino da quelle parti: sono tanti.
 Proprio oggi eravamo stati raggiunti dalla notizia della morte del boia dell'Isis. Che però se ben ricordo era un bravo ragazzotto inglese. No?
 Il terrorista non è mai  identificabile con un'etnia, una nazionalità o una fede. Il terrorismo è una distorsione perversa di quelle tre componenti.
Sarebbe come dire che ai tempi delle Brigate Rosse e degli anni di piombo noi italiani non avremmo dovuto andare a lavorare e vivere all'estero. Cosa che per'altro abbiamo regolarmente continuato a fare. O che tutte le migliaia di persone che riempiono gli stadi siano degli hooligans avanzi di galera. Sappiamo bene che non è così, in nessuno dei due casi.
Percio, cui prodest?..

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