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venerdì 18 settembre 2015

ucciso a colpi di arpa

si baciano in modo compulsivo (4 volte nei primi 40 minuti), non parlano bensì sussurrano (come in praticamente tutte le fiction italiane: o come mai st'epidemia di raucedine?), i dialoghi sono un'ernia duodenale, i tempi moderni e scattanti come quelli dell'Intervallo con sottofondo d'arpa della Rai anni 60 e tutti recitano in questo fastidioso italiano da annuncio Isoradio, assolutamente inesistente nella realtà.
Io ogni tanto la buona volontà ce la metto, ma ogni volta che provo a guardare una serie italiana, stavolta il melenso crime & investigation "Non uccidere" (Rai Tre) ampollosamente preannunciata da un promo che la definiva allineata alla grande serialità internazionale di genere, vengo colto dall'irrefrenabile impulso di prendere il televisore e scaraventarlo nel fossone insieme a tutte le altre carcasse che lo popolano.


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