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martedì 11 agosto 2015

il metastuporone..

il giochino imbecille dello stuporone per la scoperta dell'acqua calda di questa estate 2015, cioè che nelle discoteche, specie quelle frequentate da giovanissimi (perciò la stragrande maggioranza) ci si sfonda con ogni tipo di schifezza possibile e immaginabile, lo lasciamo ai giornali, alle tv, alla grancassa mediatica, al circo delle banalità e dell'approssimazione che puntualmente si accende come un carillon quando succedono certi fatti di cronaca.
E se permettete, lo stuporone lo lasciamo pure a certi genitori che sembrano appena atterrati da Saturno e che comunque "mio figlio di sicuro no" (bu bu). In altre faccende affaccendati, probabilmente.
E per pura pietà cristiana sorvoliamo pure sulle stronzate del solito Alfano che ormai pare essere stipendiato solo ed esclusivamente per quello: sparare inutili stronzate come se davvero non ci fosse un domani. In realtà è così, sappiamo tutti che è così, e chi dice di non saperlo o è completamente alienato e non distingue più il giorno dalla notte, o mente sapendo di mentire. Che in certi casi fingere di non sapere rimane pratico.
 Ora: a cosa cazzo dovrebbe servire chiudere una discoteca per un paio di mesi non è dato sapere. Non so se lo zelante questore e Alfano e tutto il resto dell'allegra compagnia abbiano una remota idea di quanto per esempio nelle scuole si parli di droghe: poco, male o affatto. Quando invece bisognerebbe parlarne tanto, tantissimo e bene, senza toni paternalistici, che rompono talmente i coglioni da far venire voglia di ridursi come il cantante dei Grateful Dead pure a chi fino a quel momento non ci aveva neppure pensato, ma spiegando, raccontando di che si tratta realmente, magari facendolo fare da persone che sanno entrare in sintonia con i ragazzi, e spiegando che cari pischelli miei, questa è la situazione: vista l'affidabilità dell'immondizia umana che di mestiere produce e confeziona le vostre droghe e droghette, e se siete così sfigati da non avere cartucce a sufficienza per divertirvi come matti pure senza, allora prego, accomodatevi. Che alla fine della fiera sono cazzi vostri. Contenti voi contendi todos.
 La verità vera è che forse non ci piace trovarci faccia a faccia con una semplice, banalissima, palesissima realtà: e cioè che nel fatto che a quell'età, con quel livello di benessere in cui più o meno tutti i giovanissimi nell'intero mondo occidentale crescono e vivono, questi sentano il bisogno di stordirsi con della merdaccia che come conseguenza ha che oggi va così ma domani magari no, e che se non ti schianta il cuore come è successo appunto di recente ad un paio di ragazzi comunque ti schianti te contro un platano come succede puntualmente in dosaggio industriale in ogni weekend, se questi sentono questo bisogno, e se sentire questo bisogno è diventata la norma non l'eccezione, se i raggelanti, iper-realistici servizi-inchiesta di Report ci raccontano che più o meno è esattamente così, allora in tutto questo c'è qualcosa di profondamente malato. E a dirlo non è Alfano: a dirlo è uno che nella vita in quanto a divertimento notturno (possibilmente borderline o niente, grazie) non si è privato di un cazzo ma credimi di un cazzo fino ad arrivare a farne una vera e propria filosofia di vita e persino una professione, senza mai e dico mai e sottolineo mai ricorrere a zozzerie chimiche.
Allora provate a raccontarlo alla mamma, o al questore o a chi cazzo vi pare, ma non ci provate con me: perchè io so che se lo fate siete dei poveri sfigati. Siete dei tali poveri sfigati così inibiti e così programmati, così sovrastrutturati e incapaci di socializzare, rimorchiare, divertirvi, scopare e darci sotto di brutto di brutto, che le metanfetamine mi sembrano davvero l'ultimo dei problemi.
Fatevi vedere da uno bravo. Di quello avete bisogno.


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