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martedì 5 maggio 2015

Vale un cazzo.

Rende persino più bello questo mio compleanno la concomitanza con la mobilitazione del mondo della scuola nelle piazze italiane. Anche solo l'idea del preside-manager-mega-galattico mi fa inorridire (ti immagini se specie al sud non toccherebbe a tutti bei personaggini intrallazioni e collusi ricoprire il prestigioso incarico. E sai che banchetti per pochi intimi..). Va bene riformare (bah, se proprio si deve), ma mica a tutti i costi. E soprattutto non a dispetto di coloro che dovresti rappresentare. E mi sembra lampante che in questo caso proprio di questo si tratti: di una riforma che il mondo della scuola semplicemente ha bocciato, per stare in tema. E qualcosa mi dice che non si tratta esattamente di un arroccamento di una categoria a difesa dei proprio privilegi (privilegi? Yup. Dopo una riforma Gelmini cos'altro devono sopportare sti pori cristi?)
Questo PD, che già nella sua genesi originale era un accrocchio inverecondo di ex salsicciari da festa dell'Unità e baciapile armati di cilicio in preda a delirio mistico, è diventata una mega-cloaca tardo-democristiana improponibile: certo che parliamo di personaggi abili, Renzi and the Renzettes, ma abili a tramutare quell'unverso politico e sociale erede del caro vecchio Partito Comunista Italiano nella cosa più lontana dall'idea di sinistra che pure con tutta l'elasticità e estro psichedelico del mondo un essere umano possa avere.
Nel volantino elettorale di una candidata PD alla presidenza della nostra regione troneggia il raggelante slogan "valorizzare la Toscana con professionalità..". Professionalità?
Ma voi parole come amore, passione, solidarietà, non le conoscete proprio? La Toscana è una terra e un popolo. Non un cazzo di beauty-farm. La professionalità puoi tuffartela in culo, Vale darling.


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