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venerdì 22 maggio 2015

e vissero felici e vincenti..

oggi in Irlanda si svolge il referendum sui matrimoni gay. E una volta tanto non sono così favorevole all'uso del democraticissimo strumento referendario.
Semplicemente perchè credo che non debbano essere gli eterosessuali a decidere su una questione che non li riguarda. In genere, ad esempio, non sono minimamente interessato al parere degli uomini sull'aborto. Non mi interessa l'approvazione di chi col matrimonio gay non deve avere in alcun modo a che fare come spero che agli eterosessuali non interessi il mio parere sulle loro, di nozze (e me lo auguro per loro). Non me ne frega una benemerita mazza della loro opinione su un diritto che la Costituzione già dovrebbe garantirmi, dato che è proprio la Costituzione a stabilire che la legge è uguale per tutti (tranne quella che regolamenta lo stato civile dei cittadini?).
Questo tipo di consultazioni popolari riescono a raccattarsi tutta la merda prodotta in quantità industriale dal furore mistico-ideologico degli integralismi religiosi, in questo caso soprattutto cattolici, visto che da sta roba i cattolici sembrano letteralmente ossessionati, come se io e mio marito dovessimo andare a scopare a casa loro, nel loro misticissimo talamo.
Io credo invece che su certi temi a legiferare debba semplicemente essere lo Stato. Uno Stato maturo e laico, che possiede (o dovrebbe possedere) gli strumenti per bypassare gli incubi notturni di tutte le infervorate sentinelle in piedi (o in ginocchio) di questo mondo.
Detto ciò, c'è da rilevare che se non altro la cattolicissima Irlanda (devaticanizzata, però), paese che sino al '93 riteneva l'omosessualità un reato, la questione l'ha almeno messa sul piatto. Noi continuiamo a non prenderla neppure remotamente in considerazione. E, se e quandolo lo si farà, lo si farà col divieto assoluto di pronunciare la parola "matrimonio".
Strano per un paese governato dalla "sinistra che vince". Che vince facendo capannello con malviventi, corrotti, mafiosi e fascisti, ma vince.
E allora perchè a decidere continua a essere la destra talebana che perde?

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