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martedì 7 aprile 2015

vergogna, vergogna, vergogna.

ci voleva la figura di merda immonda della Corte dei diritti umani di Strasburgo che dice che alla Diaz si è trattato di tortura: pura e semplice tortura, immotivata, ingiustificata, colpevolissima.
 E ci voleva la Corte per capire che di questo si è trattato, mentre invece l'impressione è che fosse lampante anche solo da un singolo fotogramma di quella "macelleria messicana" che si è perpretata in piena "Italia civile", che si era trattato di una mostruosità che avrebbe dovuto contemplare punizioni severissime per TUTTI i responsabili, a partire del ministro degli Interni di allora (quel grande statista di Scaiola), passando dalla politica (maggioranza Berlusconi-Fini) che si è inventata la sua personalizzatissima verità contro ogni evidenza, sino all'ultimo dei poliziotti, anzichè promozioni e avanzamenti di carriera come invece è successo, come se in quella scuola quella notte non fosse accaduto assolutamente niente.
 E ci voleva la Corte pure per ricordarci, con l'ennesima minaccia di sanzioni salatissime in caso di mancato adeguamento, che in Italia continua ad essere lettera morta l'urgenza di inserire nel nostro codice il reato di TORTURA, che per motivi ignoti ai più, non è invece contemplato.
 Una schifezza da Centro America degli anni 70, da repubblichetta africana, da carceri turche di altri tempi. Ecco cosa ha detto oggi la Corte di Strasburgo al mondo intero: che in Italia è potuto succedere un sudiciumaio di questa portata solo nel 2001 in pieno, ennesimo, inutile, costosissimo G8. Vergogna, vergogna, vergogna.
 Spero che questo risarcimento morale enorme e importantissimo serva a lenire anche solo un po' la sofferenza, il trauma, l'umiliazione patiti da gente inerme e assolutamente in-no-cen-te.

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