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domenica 8 marzo 2015

io comincerei col chiamarli codardi

Marco Travaglio ha pubblicato una risposta piuttosto piccata a Corrias che aveva in qualche modo avanzato dubbi sulla limpidezza di un artista, Lucio Dalla, che ha sempre allegramente sorvolato (diciamo così) su alcuni aspetti della sua sessualità ed affettività, replicando che "iscriversi alla categoria del “cantante gay” (o “bisex”) avrebbe immiserito il suo essere tutto e di tutti.".
Che bello scoprire che anche Travaglio e' umano e come tutti gli umani capace ogni tanto di sparare qualche grossa, confutabilissima cazzata.
 Perchè l'impressione che si ha è invece è esattamente quella contraria, e cioè che proprio  il parlare serenamente (iscriversi a una categoria? Che significa? George Michael o Tiziano Ferro si sono per caso "iscritti" a una categoria?) della sua vita in TUTTE le sue sfumature, com'è normale che sia (soprattutto per un artista), avrebbe "immiserito il suo essere tutto e di tutti". E fatto incazzare la casa discografica di turno. Questa te la potevi proprio risparmiare, Travà..

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