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giovedì 12 marzo 2015

le trendy-sentinelle

io non intendo sprecare un solo secondo della mia esistenza a commentare le scemenze della Gabbana, la miracolata del taglia e cuci, la seconda più simpatica dopo Yoko Ono, la trendyssima sgrammaticata di un'ingoranza da far accapponare la pelle, il concentrato sottovuoto spinto di tutti i clichè al negativo possibili e immaginabili sull'essere una checca squallida, per giunta perpetuamente in odor di maxi-magheggio fiscale (ma tanto da queste parti si dorme sonni tranquilli), una che si è sperticata a sostegno di personaggi onesti e al di sopra di ogni sospetto come Craxi prima e il suo figlioccio putativo Berlusconi dopo, una frociona rabbiosa (ma che ti hanno fatto, tesò? Dillo a zia..) che non si è mai peritata di perdere anche una singola specialissima occasione per fare sfoggio di una cattiveria e bruttura d'animo con pochi eguali. Non ci provate.
Ps: le smarchettate pro-famiglia gay che vedete nelle foto sono solo un lacchezzo per arruffianarsi il loro putroppo ancora enorme bacino di utenza gay, gay che a fabbricarsi la frusta per le loro griffatissime terga sono dei primatisti mondiali.
Nella vita vera, come si evince da una recente intervista a Panorama (e a chi, sennò..) la si pensa in modo diametralmente opposto, arrivando a parlare di "caricature":
 Te sei una caricatura, carina: di quelle che sembrano appena uscite da un vecchio film con Bombolo e Er Monnezza. Vecchio come sei vecchia te, anagraficamente e, mi sembra lampante, culturalmente. Preferirei fare la fila alla Caritas piuttosto che essere una ricchiona ricca sfondata, arida e ringhiosa come te.

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