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giovedì 12 marzo 2015

casalinga disperata a chi?.

la bella ingorda vicentina forse gliel'aveva cantata tante volta al marito quella famosa canzone della Pavone, "perchè perchè la domenica mi lasci sempre sola..", ma lui niente. Non capiva o perlomeno fingeva di non capire, di non recepire il messaggio, di non avere campo, optando puntualmente per l'altro di campo, quello dove giocavano i suoi beniamini del Vicenza. E lei pora donna si ritrovava puntualmente sola, con bigodino e maschera al cetriolo d'ordinanza, ad aspettare il ritorno della sua dolce metà, arrabattandosi al meglio tra una stronzata raggelante e l'altra della D'Urso e quel circo equestre di freaks che infesta il suo scicchissimo salotto domenicale. Sola, impiastricciata e con sottofondo cafonal. Davvero troppo.
E allora un bel giorno, ormai prossima al soccombere ad una frustrazione e ad un senso d'abbandono talmente ammorbanti che Casalinghe Disperate ci fa un pippone a quattro mani , deve aver pensato: abbello, se l'unico giorno in cui sei libero preferisci la palla a tua moglie, allora è giunto il momento che anche tua moglie cominci a arrabattarsi con le palle. Di qualcun altro.
Ma galeotto fu il fischio dell'arbitro: un Empoli in stato di grazia riesce a infliggere cinque pappine in un batter d'occhio ad uno sbigottito Vicenza, che pure giocava in casa (mentre anche a casa di qualche tifoso si giocava e poi come, per non perdere il filo..), e i supporter della squadra locale reagiscono in modo concitato, al punto da costringere l'arbitro a sospendere la partita per un'interminabile mezz'ora. Il corn.. pardon, il maritino si fa due conti: cinque pappine, mezz'ora di stop per poi magari prenderne altre cinque, e allora sai che faccio? Me ne torno a casa da mia moglie, E così fu, salvo trovarsi davanti agli occhi la pecoreccia svolta di una consorte intenta a sua volta a prendere dimestichezza con le palle di cui sopra, assai diligentemente, in vero, applicandosi come una scolaretta con il compito in classe. Il becc.. pardon, il marito a questo punto schiuma dalla rabbia, zompa addosso al terzo incomodo e gliene dà tante ma tante che se lericorda finchè campa.
E infatti il mal(si fa per dire)capitato se lo ricorda eccome, e querela per aggressione e lesioni. Interviene il giudice di pace che suggerisce di evitare il processo ed accordarsi con un lauto risarcimento. E al pirl.. pardon, al marito (anzi, l'ex) non resta che accettare.
 Non male: una Caporetto in campo, la moglie baldracca che smaneggia le palle dell'idraulico, un matrimonio schiantato e un bel conticino da pagare.
Domenica bestiale, anybody?


Innocenteventi Twitter

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