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lunedì 19 gennaio 2015

la marcia in più

mi si accappona la pelle all'idea che il nipotino putativo di cotanto zio (Zi' Crazzi) nonchè nostro emerito concittadino più o meno onorario, già debitamente insignito di regolamentare Anguilla d'Oro nel momento di massimo tripudio di una di quelle cene a scrocco che la solita riserva indiana di quelli e sempre quelli si concede ciclicamente nella funerea indifferenza assoluta del rimanente 99,9% della cittadinanza, ovvero Giuliano Amato, mi diventi presidente di questa povera, esausta Repubblica. Quello che mi fa venire le bolle è non tanto il signore in questione che boh, sarà pure un galantuomo, bensì l'idea che per le massime cariche istituzionali non si riesca a uscire dalle sabbie mobili di un merdaio di passato che proprio non riusciamo a far diventare tale. E a proposito di presidenti della Repubblica, noto che nel rutilante rifrullo di nomi ipotizzati e/o più o meno segretamente caldeggiati dagli sgomitanti accoliti di Renzarelli e Burlesconi, non c'è quasi mai quello di una donna. Il che non può che significare una cosa e una cosa sola: che voi donne siete delle merdacce che non disponete mai e in alcun modo degli altisonanti requisiti necessari. Perchè evidentemente, pore stelle, proprio non ci arrivate. Orde di presidenti uomini passati presenti e prossimi venturi sarebbero lì a testimoniarlo. E io mi chiedo come cazzo facciate non tanto a continuare a votarli, sti sudici, ma anche solo a permettere che esistano un solo pixel in più di quanto voi esistiate per loro. 
E a proposito di donne, mi permetterei sommessamente di ringraziare anche Papa Francesco, che stimo di una stima di cui non ho mai fatto mistero, per il pistolotto dedicato proprio alle donne, ieri, davanti a un miliardo di filippini multicolori e sovreccitati. E cioè che le donne sono speciali, sono una risorsa, sono pratiche, creative e geniali, dotate indiscutibilmente della solita marcia in più (che in genere viene rifilata come contentino pure a noi gay) e bla bla bla, salvo poi adoperarle solo ed esclusivamente per pulire il culo ai cardinali quando va bene, altrimenti ai vecchietti nei prezzolatissimi ospizi privati, con zero opzioni di avanzamento nella porporatissima piramide gerarchica vaticana. 
 E già che siamo nei paraggi, pure un'altrettanto sommessa supplica al Santo Padre: quella di consigliare ai porporati pedofili di girare alla larga da quei già sufficientemente grotteschi raduni dei salvatori della "famiglia naturale", uno dei quali andato in scena proprio nei giorni scorsi davanti agli occhi estasiati di quel personaggio da operetta di Formigoni, che definire torbido è un eufemismo mattacchione, e consimili, perchè va da se che, se fra i già pochi intimi che bazzicano sti conclavi, per giunta usurpando il brand Expo, riusciamo a intravvedere le faccine candide di questo o quel prelato pervertito pedofilo, noi su questi "forum" degli auto-proclamatisi messia della famiglia Mulino-Bianco-style continuiamo a farci delle grosse, crasse risate.


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