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giovedì 4 dicembre 2014

quanto sei bella Roma sprofondata nel letame..

badili di merda. Ogni giorno da quando è stata resa nota l'indagine e sono stati effettuati i primi arresti, quello che viene fuori è merda a badilate. Merda, schifezza, bottino che nemmeno la fervida immaginazione del più creativo degli sceneggiatori avrebbe potuto ipotizzare. Merda, peste, letame in ogni strato, in ogni ramificazione, ad ogni latitudine della vita pubblica e istituzionale della capitale d'Italia. Che le fantastiche, coraggiosissime inchieste dell'Espresso o di Report denunciavano (non senza dovizia di dettagli) da anni. 
Il tutto bene orchestrato da quella destra che faceva tutto quel chiasso scomposto sui campi Rom, salvo lucrarci a tutta gallara: già, proprio sui Rom. 
Tutto questo in una città che fino a ieri sembrava non aver altre preoccupazioni che i lavavetri. Il timore ora è che tutto il puttanaio che la questura (che finalmente possiamo definire ex porto delle nebbie) ha fatto venir fuori, svanisca in una bolla di sapone, dove nessuno ha colpe, dove è sempre colpa di qualcun'altro, dove per male che va un manipolo di avvocati prezzolatissimi manderà tutto in prescrizione. E in vacca. E in culo ai romani, E in culo all'ennesimo merdone di figura dell'Italia che agli occhi del mondo ormai è vista alla stessa stregua della Colombia per livelli di corruzione e criminalità organizzata, o entrambe le cose favolosamente mixate e scecherate. 
Ma quello che veramente mi manda il sangue al cervello sono i soliti minimizzatori (su tutti Ferrara, quel badile di merda che dirige un giornale che nessuno al mondo si sogna di leggere neppure per sbaglio e che però guarda caso è ancora lì, in edicola) con la demenziale tesi che in una grande città ci sono per forza dei delinquenti (giuro è vero, l'ha detto!) a pari merito con la telegenica indignazione di un premier che è stato capace di partorire una legge che dice che il riciclaggio di denaro, tanto per fare un esempio, se è per "godimento personale" ( e di chi, di grazia??) non è reato e che non fa un passo se non è a braccetto con Verdini.
 Stamani in un programma su La7 è andata in onda la fantastica, rassegnata, sfavatissima considerazione di una signora intervistata al volo in un bar che con un'espressione che parlava da sola e l'accento deliziosamente capitolino diceva più o meno: "tutti sapevamo. Tutti sapevano tutto, E adesso tutti cascano dalle nuvole": In attesa, cara signora, che la sorte vi faccia il regalo di vedere chi è stato capace di metter su una faccenda che la stampa definisce con un eccesso di bon ton mafia-fascio-criminale e di regalare quest'altra ignobile sputtanata planetaria al nostro paese, cadere finalmente dal quarto piano. Non dalle nuovole. 
 Ps: molti di quei ceffi impresentabili (che nonostante ciò entravano e uscivano allegramente nelle stanze dei bottoni della nostra capitale) sono gli stessi che Salvini, tra uno scatto soft-porn e l'altro, ascella adiposa in bella foggia, corteggia spassionatamente. Ma tanto gli italiani imbecilli si meritano questo e altro.


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