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venerdì 31 ottobre 2014

Palloween..

non sono pregiudizialmente contrario al fatto che la nostra società (italiana, intendo) assorba qualcosa di tutto quello che ciclicamente, nei decenni, arriva dagli Stati Uniti. Non lo sono mai stato (la musica ad esempio!) e non potrei esserlo ora, in tempi così esosamente informatizzati, dove basta veramente solo un click per trovarti sotto il naso ciò che succede nel mondo. E figuriamoci se sono uno di quelli che pensa che la nostra cultura sia una specie di fortino blindato, inviolabile, da cui non si esce e non si entra. Per carità. Lo scambio a volte arricchisce e bla bla bla. Tra l'altro, a proposito di scambio, molte di quelle che normalmente definiamo nostre tradizioni gliele regalerei volentieri agli americani, ma pure ai finlandesi e gli indonesiani: prendetevele voi, grazie, e possibilmente tenetevele. Tutto giusto, tutto bello. Tranne Halloween. Campassi tre vite non riuscirei a capire che cazzo è sta festa di Halloween. Sai cosa vuol dire niente? Ecco: a me di Halloween non me ne strafrega un beatissimo cazzo di niente. Negli USA e in altri paesi anglosassoni ci si maschera,e naturalmente va benissimo, ma è una specie di martedì grasso. E noi ce l'abbiamo. Da quelle parti nugoli di bambini vocianti vanno a giro a fracassare i coglioni alla gente con quel mantra urticante (dolcetto o scherzetto) che a me per puro istinto fa venire voglia di prendere il mocio Vileda e corrergli dietro giù per le scale e consigliargli di andare a scassare la minchia a quei troioni delle su' mamme ( a Orbetello diremmo budelli ma sono sfumature), che più o meno è la stessa solfa della nostra befana (dolci o carbone), altra festa che sto ancora aspettando che qualcuno mi spieghi che cazzo mi deve rappresentà (e noi ce l'abbiamo pure in rosso sul calendario). Se a tutto questo aggiungi pure qualche degenerazione (ci vogliamo mica privare di qualche sfigato disturbato psicopatico che come al solito la prende larga) della caccia ai gatti neri, il quadretto è completo. A volte cerco di convincermi che quel non so che (ma proprio non so che) di esoterico, di macabro, di funereo sia una componente irrinunciabile per le orde di pirla che popolano sto povero pianeta (come te li spieghi sennò gli sfigati del death metal e quelle favate di telefilm sugli zombi per i quali sbavano milioni di adolescenti peticellosi?). Ma che cazzo può mai esserci di esoterico in una zucca vuota? Seriamente: che cazzo mi deve rappresentare? Se proprio dobbiamo essere esoterici facciamo le cose per benino e diamoci alle orge sataniche. Che con qualche aggiustatina non devono neppure essere male. E se non altro non implicano la presenza dei piccoli mostri rompicognlioni con la loro adorabile cantilena "dolcetto o scherzetto" di sto cazzo.

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