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martedì 10 giugno 2014

a talented guy

le nuvole che corrono sul vecchio Mulino, e quelle sull'Argentario in lontananza a farlo quasi sembrare un vulcano, un paio di diverse angolazioni della diga, la nostra piazza ripresa dall'alto con noi che corriamo avanti e indietro, magari a fare gli ultimi regalini di un Natale che è stato sottotono di brutto, inutile negarlo, e le immagini della piazza ritratta da Andrea ne rendono perfettamente l'idea..
 E poi quelle ultime sequenze notturne, le stelle che ci girano attorno, la luna che compie il suo sempre misteriosissimo, seducente percorso.
 Foto, una miriade di foto, ore e ore e ore, sino a tre mesi complessivi di riprese snervanti, col freddo invernale, il freddo notturno, il freddo che per le riprese dall'alto sarà stato ancora più severo. Ma Andrea ha tenuto duro, ha lavorato in silenzio, senza dire alcunche' ad anima viva, e poi con un certosino lavoro di assemblaggio, di montaggio, ha tramutato quella miriade di foto (sono foto; non riprese video; sono chissà quante foto che, montate in rapida sequenza, ci danno quel delizioso effetto accellerato e un po' a scatti (osservate soprattutto le persone, mentre tutto attorno scorre fluido). E questa idea di gelida brezza di mare (Winter Breeze, appunto) che pervade l'intero lavoro. Lavoro che lo proclama artista, se ancora ve ne fosse stato bisogno, e artista moderno, tecnologico e creativo allo zenith allo stesso tempo. E poi quando il lavoro è stato finalmente completato lui, Andrea, lo ha tirato fuori commentando con parole quasi di scherno. Un regalo, Ho voluto fare un regalo. Nessuno me lo aveva chiesto, e nessuno mi ha pagato. E' il mio regalo.
Un artista schivo e low profile che ci ricorda, sempre se ce ne fosse bisogno, che le nostre risorse umane vanno chiamate, vanno "usate", vanno considerate, adoperandoci per lasciarle lavorare al meglio con le cose di cui necessitano per esprimersi..
Stavolta non è stato così. Stavolta è stato un lavoro in perfetta solitudine. Sono sicuro che la prossima volta il talento di Andrea verrà richiesto e sollecitato. E ricoperto della considerazione che merita. Sino a che poi magari qualcuno arriverà con qualche buona notizia per lui, che però magari sarà lontano da qui. Va da se che sia ora, perciò, che dobbiamo gustarci i suoi lavori fino a che ci sono e sono qui fisicamente. E chissà se davvero manchi molto a quel giorno, Un roba da non saper se augurarglielo di poter librare verso altre lagune, altri lidi, altre situazioni, con quel po di gelosia che ci suscita il dover lasciar andare un fuoriclasse che noi tutti, chi più chi meno, consideriamo nostro sino a darlo per scontato.
Ma si sa. E' cosa prudente non dare mai niente per scontato.

 
orbetello from andrea angione on Vimeo.

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