LABELS

ALTROVE (766) UN ALTRO GIORNO (253) QUI E ORA (106) NOTE (8)

mercoledì 28 dicembre 2011

bella roba..

mi permetto di insistere. Sta Radio Capital TV è veramente strepitosa. Solo musica, niente pubblicità (tenete duro: il canone lo paghiamo piu volentieri a voi!): un pizzico di 60 con filmati pure piuttosto rari (i video non esistevano..), molti 70 specie i tardi, e un po di 80. Video ufficiali o da apparizioni tv e live, ache rari. La notte poi è pure un po meno "maranza": bella in sottofondo e bello guardarla. Si gli Chic ma My Forbidden Lover, Village People si ma Five O'Clock in the Morning, anzichè le "solite". E Stephanie Mills, Dusty Springfield, Paul Davies: wow, chi cazzo l'aveva mai vista sta roba in tv!?! Se avete "poco più" di 20 anni.. don't miss it. Canale 158 digitale terrestre.


abbiamo ricevuto questo commento:
Da urlo davvero!!! Ma anche la radio merita (ed in particolare Vibe di Oldani che ricorda in parte la playlist delle mitiche Radio Faro/Europa :-) ) Andrea

Grazie per le "mitiche".. Bene o male credo anch'io che lo fossero. Sono un fan di Radio Dee Jay perchè da "intrattenitore" preferisco le radio con intrattenimento pesante e meno musica. E alcuni dei loro sono fortissimi (secondo me Linus-Savino, per esempio). Purtroppo però ogni tanto mettono musica.. Ma nelle occasioni conviviali, tipo cene con gli amici, feste e cose così, sempre e solo Capital, che ho tra l'altro consigliato a tutti i miei amici che hanno attività con musica in sottofondo (ristoranti, shops etc). E a casa in sottofondo, quando sono al computer, sempre Radio Capital tv. Solo ieri sera ho visto delle cose che pensavo non avrei mai visto su qualsiasi tv al mondo..

grandissimi figli di mignotta

AMICIMICI orbetellove
137 segnalazioni di abbandono di cani, questo Natale, rispetto alle 36 dello scorso anno. Per lasciare un cane (magari abituato al calore di una casa) per strada, abbandonato a se stesso, con questo freddo, bisogna avere LA MERDA al posto del cuore. Per quanto ci riguarda, auguriamo a questi signori di non arrivare al conto alla rovescia.
Credo questo mondo non abbia bisogno di questo pattume. Ce n'è gia in sovrabbondanza.


IMBECILLE 2011


QUESTO ROTOLONE DI MERDA (che rideva del terremoto de L'Aquila e l'altro ieri è sbarcato con l'elicottero in uno stabilimento a Ansedonia) LO ELEGGIAMO "IMBECILLE DELL'ANNO" 2011.

martedì 13 dicembre 2011

dicembre 2011

Questo non è un disco di Natale..


La storia delle canzoni e dei dischi di Natale è vecchia come il Natale stesso, e molto sovraffollata. Pure troppo, aggiungerei. Le canzoni sono sempre quelle (gli standard natalizi, appunto) da milioni di anni e solo rarissimamente qualcuno riesce a sfornarne una che lo diventi a sua volta: in tempi recenti (si fa per dire..) George Michael, Mariah Carey, e pochissimi altri sono riusciti laddove hanno fallito dei veri giganti del pop e della musica in genere, cioè realizzare un disco che diventi così popolare da tramutarsi a sua volta in un classico della canzone natalizia. La maggior parte dei "christmas album" il piu delle volte sono, diciamocelo, esercizietti leziosi e appena appena sopportabili di rilettura delle solite cose in qualsiasi possibile e immaginabile salsa, tanto perchè un grosso nome a Natale vende sempre e bene, e allora perchè no. Talvolta non manca la classe, non mancano gli arrangiamenti extra-lusso, non manca il singolo che si affaccia nelle top 40, ma finito il panettone chi se li ricorda più.
Un bel giorno arriva nei negozi di tutto il mondo "A christmas gift for you from Philles Records", in seguito ripubblicato con il nome del produttore al posto di quello della label: Phil Spector. Era il 1963.
La formula era più o meno quella ancora oggi saccheggiatissima: una canzone originale e una manciata di covers dei pure-troppo-sempre-verdi. E da lì la musica pop non fu più la stessa.

Un mezzo fiasco commerciale nell'anno della pubblicazione (per merda uscì nel giorno dell'omicidio di John Kennedy), un cult assoluto e finalmente best seller negli anni a venire.
Il brano originale aggiunse alla canzone natalizia un ingrediente sino ad allora impensabile per il genere: la potenza. L' interpretazione da gelare il sangue della futura signora Spector Darlene Love di uno dei piu bei brani pop degli interi 60, e si che non ne mancavano, Christmas baby please come home (in seguito ripresa tra gli altri da U2, Mariah Carey, Cher), e una compattezza sonora e irruenza ritmica tali da finire con l'essere archiviati negli annali della storia del pop come "wall of sound", muro del suono, da lì in poi ufficialmente lo slogan del geniale, contesissimo e discusso produttore.
Surreali covers dei classici, divertenti e divertite, persino irriverenti rispetto a quello che la tradizione musicale natalizia era stata sino a quel momento, ad opera del team di pupilli di Spector (Crystals, Ronettes e la Love su tutti) a quei tempi star delle charts: una strabiliante performance vocale per White Christmas, di nuovo della Love, una contagiosa Sleigh Ride delle Ronettes con un break orchestrale da accapponare la pelle, il delirante monologo finale per saluti e ringraziamenti dello stesso Spector su Silent Night in chiusura di album, le perle di un disco bello nella sua interezza, eterogeneo, mostruosamente innovativo, commovente e fun allo stesso tempo: genio pop assoluto.
Rolling Stone lo ha inserito fra i 500 album più grandi di tutti i tempi, uno che la musica pop ha contribuito a inventarla così com'è oggi, ovvero Brian Wilson, lo menzionava come suo favorito assoluto, Bruce Springsteen lo ha idolatrato e dal vivo saccheggiato quanto ha potuto, e la Motown ci ha provato: ma nonostante l'aver portato il pop a livelli raggiunti quasi mai prima e quasi più dopo, dovette arrendersi: un album di natale così nella storia della leggendaria etichetta di Detroit non ci fu mai. Inutile poi ricordare che dopo questo album Phil Spector ricevette una telefonata da Liverpool. Il resto è storia e la conosciamo.
Perchè parlare di questo disco su Talk? Perchè è Natale, e averlo in sottofondo nei momenti speciali di questo periodo dell'anno è fantastico. Ma soprattutto (quando fra qualche settimana la festa più bella dell'anno sarà solo un ricordo) perchè ancora oggi non riesco a perdonare al mio paese il fatto di essere uno dei pochi al mondo a cui questo capolavoro è criminosamente sfuggito quasi in toto. E non è mai troppo tardi per scoprire, finamente anche noi, di avere con pochi euro l'opportunità di mettere tra le nostre cose un pezzettino di storia dell'arte pop e della sua cultura. Buone Feste.

lunedì 12 dicembre 2011

on the radio..

per 25 anni tutti i giorni al microfono dicevo "spegnete la tv e accendete la radio". Ora che non ho piu un televisore funzionante in ogni stanza, dopo il passaggio al digitale terrestre, facendo le cose con una bella radio in sottofondo mi rendo conto che forse proprio torto non avevo..


sabato 10 dicembre 2011

faccia a culo


Anna Paola Concia:
L'ICi alla Chiesa era un tabù e non era all'ordine del giorno. Ora lo è grazie a tutti coloro che lo hanno denunciato in vario modo. E non siete contenti?

Innocenteventi:
TABOO CHE IL TUO PARTITO NON HA FATTO UNA BEATISSIMA MINCHIA PER INFRANGERE. E NON SEI CONTENTA?..

la ASL che ci piace

un dottore chiama ogni mese dalla ASL ufficio-veterinario di Manciano per accertarsi che l'ultima seduta di sterilizzazione preventiva dei nostri randagini sia andata bene e non abbia avuto complicazioni. OGNI MESE! Ci lamentiamo spesso quando le cose non funzionano come dovrebbero. Quando c'è qualcuno che svolge il suo compito con accuratezza e puntualità , però, lo dobbiamo sottolineare con altrettanta energia.


giovedì 1 dicembre 2011

1 dicembre 2011





Sul mio profilo fb pubblicato 20 video di cantanti, musicisti che ci hanno lasciato per l'aids: quelli che mi sono venuti in mente nel poco tempo che ho, di mattina. Ogni genere: rap, rock, pop, dance. Uomini e donne, gay e non. Se fai un giro in rete, i piu importanti siti e motori di ricerca hanno il "nastro rosso" abbinato al logo: radio e tv di tutta europa trasmettono special, programmi, film. Un'unica criminosa assenza: i piu importanti media italiani, che non fanno menzione del fatto che oggi è la giornata mondiale della lotta all'aids. Molti di noi tendono a non ricordarsi neppure del problema, a pensare che sia roba del passato, tale il silenzio dei media e della politica italiani, probabilmente solo per non contrariare l'anacronistica, antistorica crociata anti-preservativo del Vaticano, che secondo il mio personalissimo parere si porta sul groppone la responsabilità morale di questo enorme problema. Che non è un problema del passato: da noi, solo da noi, ogni anno 3000 nuovi contagi e, va da se, prevalentemente giovani e giovanissimi, soprattutto ragazze. Ho detto queste stesse cose per anni e anni al microfono delle radio dove ho lavorato, ogni primo dicembre, e mi rattrista vedere che nulla è cambiato. Che in italia debba essere io, o radio dj o mtv e pochi altri a cercare di dare la sveglia ai nostri ragazzi, perchè in Rai sono tutti presi a parlare degli amori di daniele interrante, e nelle scuole non se ne fa menzione. Sveglia, ragazzi e ragazze: il problema riguarda anche voi, anche qui, ora. E la soluzione continua ad avere un solo nome: PRESERVATIVO

sabato 26 novembre 2011

di fatto coppie.



Meno male che Marco Capitani riesce sempre a farci sorridere. E spesso su cose che di divertente hanno davvero pochino.
Basta leggere su un quotidiano locale le dichiarazioni di Fiorenzo Dionisi per renderci conto che a Orbetello va in onda un film che abbiamo già visto prima ancora che venga trasmesso, sulla mozione per l'eventuale istituzione del registro comunale delle unioni civili. Dionisi, della direzione del Partito Democratico orbetellano, invoca sull'argomento il diritto ad avere le mani libere, per far si, cioè, che anche qui succeda più o meno quello che solo poco tempo fa è successo a Grosseto, a Bologna, e praticamente ovunque quando l'argomento sfiori anche solo lontantamente l'universo gay. E piuttosto lontanamente,di fatto: le unioni civili a regola di bazzica riguardano chiunque, riguardano i giovani che prima di sposarsi sono costretti a farsi due conti in tasca. Ma non ci vogliamo certo nascondere dietro un dito: riguardano anche i gay, anche se a Orbetello la comunità GLBT non è che sia esattamente una roba da Mardi-Gras di Sidney.
Due conti in tasca, appunto: perchè questo è uno degli argomenti che Dionisi, con un ghirigoro che definire politichese è un eufemismo, usa nell'affannoso tentativo di giustificare la propria posizione: in un momento delicato e preoccupante per le vicende economiche e socio-politiche del paese, perchè preoccuparsi delle checche che vogliono giocare a metter su famiglia? A parte il fatto che, appunto, proprio per le suddette vicende molte coppie non si sposano e semplicemente decidono intanto di vivere insieme e poi al matrimonio ci si penserà quando e se arriveranno sti benedetti tempi migliori: semplicemente, che c'entra? Perchè mai un paese dovrebbe rinunciare alle istanze basilari di civiltà solo perchè un conclave di arraffoni ha messo in ginocchio l'economia di mezzo mondo e un altro conclave di arraffoni ha provveduto a dare il colpo di grazia all'Italia e alle povere casse dei comuni? I padri costituenti si sono preoccupati della catastrofica situazione socio-politico-culturale mondiale con pochi precedenti storici quando ci hanno regalato una Costituzione da fare invidia al mondo? Il governo rumeno fa bene a autorizzare lo sterminio dei cani randagi perchè costa meno delle sterilizzazioni? Di cultura non si mangia? E' questa la rivoluzionaria filosofia con cui il PD si ripromette di governare questo paese? Con questi parametri più conservatori dei conservatori? Andiamo bene.
Non si tratterà del solito PD che nel tentativo di accaparrarsi le simpatie dei "moderati" (leggi ex democristiani) certi argomenti decide sempre di rimandarli a tempi migliori? Spero di no, perchè il rischio è che facendo fuggire a gambe levate l'elettorato di sinistra, legittimamente scandalizzato da certe sortite, si finisca col mettersi nelle mani di sti fantomatici cattolici che tanto poi votano sempre qualcun altro, persino i Caligola puttanieri e corruttori che ci siamo appena tolti dai piedi (ma chissà per quanto) e continuando a regalare al principale partito della sinistra di questo paese il ruolo perpetuo di opposizione che non si oppone, di progressista che non progredisce, di democratico che si distrae sul piccolo particolare che l'Italia è uno dei pochi paesi del mondo civile occidentale dove a te è permesso di fare una cosa e a me no, senza che nessuno abbia ancora capito perchè, se non che sta cosa risulti sgradita non ai cattolici (che se legiferassimo in base allo stile di vita dei cattolici italiani staremmo freschi, bunga bunga docet) ma a un Vaticano che ormai è più vicino a Marte che alla vita vera dei credenti, che manda i missionari a morire in Africa e se ne sta barricato negli stanzoni dorati a predicare contro il preservativo.
Questo sarebbe poi, sempre secondo Dionisi, materiale di esclusiva competenza della legge. E qui siamo al federalismo della domenica del PD. Per ste cose "eticamente sensibili" (niente di più terreno, in realtà) non è mai il luogo e il momento adatto. Se ne occupi qualcun'altro altrove.

La verità è che certe posizioni ormai sono talmente inspiegabili da un partito (psudo)progressista, che ci sarebbe da avventurarsi in qualche complessa e noiosa analisi antropologica: perchè si milita in un partito di sinistra se poi si pretende di vendere sta roba? Anche molti elettori di destra (che non è sinonimo obbligatorio di ottusità, grazie al cielo) hanno capito da un pezzo che questo stato delle cose non ci fa onore e non ci rispecchia. In molti paesi sta faccenda è stata sistemata da governi moderati se non conservatori. Bloomberg e lo sceriffo Giuliani hanno strenuamente sostenuto e vinto queste battaglie. Noi siamo stati abituati a considerarci la culla della civilà nel mondo, non l'ultima ruota del carro insieme a patetici dittatorucoli africani e qualche sparuta repubblica ex-sovietica che si prende più tempo del dovuto per allinearsi agli standard legislativi europei. Noi vorremmo una destra decente e una sinistra di sinistra, se non è chiedere troppo, non un PD pachiderma che ormai serve solo a stendere il tappeto a ducetti caricaturali di ogni risma e avanti il prossimo, non una maxi democrazia cristiana divisa in due in base a un criterio che al momento ci sfugge. Chi può ragionevolmente sentirsi minacciato, pur in tempi così difficili, dal fatto che io avrei le palle piene dal fatto che la legge è uguale per tutti e per me lo è un pò di meno?
E attenzione. Manca la perla che, come molti di voi avranno già immaginato, invece arriva e arriva dulcis in fundo: l'unione naturale tra uomo e donna. La posso rassicurare, signor Dionisi: la mia propensione all'omo-affettività è quanto di più naturale possa esserci, di sicuro non frutto di una manipolazione genetica, di chissà quale astruso scherzetto di bio-ingegneria nucleare. E mi permetta: non è proprio suo compito stabilire cosa è naturale e cosa no, in termini di affettività. Lei non è tenuto ad avventurarsi nei meandri delle mie stanze da letto. Lei è lì a rappresentare un partito che dovrebbe solo preoccuparsi che ogni cittadino sia tutelato dalla legge (nazionale o locale che sia) alla stessa identica maniera. Anche e soprattutto in tempi "delicati".

domenica 13 novembre 2011

E ORA C'E' DA FARE


E ora c'è tanto da fare. C'è da dismettere questa consuetudine idiota di appellare come comunista chiunque non la pensi come te quando di comunisti non ne vediamo più in circolazione da tempo memorabile, avendo provveduto essi stessi a polverizzarsi, a frantumarsi in partitini inutili e uggiosi, capaci sempre e solo a dire no: a tutto, a tutti, come se quando diventi una forza di governo non dovessi rendere conto ad una pletora di poteri, poterini e poterucci che tutti sti idealistissimi, stucchevoli, compulsivi, meccanici no prima o poi te li fanno cagare, in una operazione di tafazzismo seconda solo a quella dei Verdi italiani che tra una comparsata tv, una puntatina al Mucca Assassina e un litigio furibondo con scissioncina infinitesimale annessa e connessa, sono passati dall'essere un dito nel culo a una roba di un'inutilità siderale, proprio mentre i verdi, che so, tedeschi, diventavano una potentissima forza governativa. Col risultato che tra Bondi, Ferrara e compagnia bella, i pochi sparuti superstiti del comunismo italiano sono piu tra le fila del PDL che dell'opposizione, a momenti. Eccezione fatta per un personaggio di una tale statura, di una tale inattaccabile caratura, di un tale prestigio nazionale e internazionale che quei poveri mentecatti che da mesi e mesi, sui pietosi stracci di carta stampata del clan familiare Berlusconi e della lega-seppia attaccata alle poltrone peggio della DC dei tempi d'oro, tentano di infangarne nome e statura con sussurri, ammiccamenti, sibili, non ottenendo altro risultato che quello di apparire ancora più patetici e isolati dal mondo, se umanamente possibile, di quanto già non siano, invidiosi fracichi che tanto lustro e prestigio siano toccati a quel vecchio, grande, grandissimo comunista di Giorgio Napolitano e non al loro datore di lavoro e quel circo equestre dei suoi tirapiedi a busta-paga.
C'è da restituire dignità alla donna italiana: imparando di nuovo a calibrare i termini quando di essa si parla, perchè glielo si deve: un rispetto che deve quasi indurre all'auto-censura tale la sua importanza nella società e nella nostra vita di tutti i giorni; tornando a bollare come inammissibili senza se e senza ma battutine, barzellettine, sguardi invadenti, abitudini e comportamenti pure privati che la riducono a bambola, infermierina da film con Nadia Cassini, a ogggetto e merce di scambio, senza l'attenuante dell'humor (sic) del cameratismo guascone, del "si l'ho detto ma scherzavo". Scherzavi una ceppica di cazzo: scherza su quelle quattro bagasce che te la danno a pagamento e modera assolutissimamente toni e termini quando l'oggetto in questione è la donna: la mia amica, mia madre, la mia compagna, mia sorella, mia figlia, la mia badante, la mia vicina di casa: devi rispettarla, punto e basta, anche nello scegliere con cura termini e atteggiamenti da adottare. Sempre.
C'è da rendere illecita la battutina sui gay e da stigmatizzare l'uso di termini da trogloditi: é una roba infelice, fuori dal tempo, che trasuda ignoranza e ottusità, che disonora più chi la fa che chi la riceve e c'è invece da legiferare sul tema, e urgentemente: per rimetterci in pari col resto del mondo civile che ci ha seminato, che ci ha distanziato di anni luce, perchè noi siamo qui incatenati alle sottane di vescovi, papi, cardinali: omertosi, ricchi sfondati e potenti, intrallazzoni e ingordi, dai quali non sentiamo assolutamente l'urgenza di ricevere approvazioni di sorta semplicemtente perchè chi se ne frega; in camera mia non deve entrarci lo Stato, non devono entrarci vescovi, in camera mia non deve metterci piede nessuno: ma io ho il diritto sacrosanto e sancito dalla costituzione di vedermi applicata la legge che adesso è per te in un modo e per me in un altro, ho diritto alla tutela da parte del MIO stato contro chi mi offende, mi mortifica, mi picchia per pura imbacillità, per odio, per ignoranza. E quel poveraccio di Giovanardi che si affanna a starnazzare che leggi in questo senso ci sono e sono quelle che valgono per gli altri non deve aver capito, meschino, che agli "altri" nessuno li insulta, li picchia, li mortifica già da bambini solo per come sono: questo Giovanardi non ce la fa a comprenderlo e allora non c'è da stare qui a perdere altro tempo a spiegarglielo: c'è da archiviarlo urgentemente alla voce "roba brutta" per non tornarci mai più sopra. Lui e quelli come lui, cardinali e cadinalesse compresi.
C'è da liberare la Rai: che è nostra, che é la finestra della cultura di questo paese: c'è da buttar fuori a pedate chi coi soldi miei caccia la Dandini e si tiene quella scema sgrammaticata della Balivo, dando così per scontato che IO E TE meritiamo la Balivo, perchè siamo e dobbiamo restare scemi sedati. Dobbiamo cacciare i funzionari-lacché che sono stati piazzati là per fare gli interessi di tutti i piersilvi del mondo e delle loro satolle cassette di sicurezza, riuscendoci per altro alla grande, visti i dati d'ascolto e i resoconti fallimentari; dobbiamo cacciarli perchè certe intercettazioni non so quali e quanti reati configurassero: so che erano ignobili e offensive per la mia intelligenza e per la mia dignità di uomo. C'è da spintonare fuori i Minzolingua e i Vespa del plastico guardone e degli asfissianti libri su e con Berlusconi, perchè Rai News 24 ormai dissanguata e ridotta all'osso senza neppure telecamere a sufficienza per seguire un evento in diretta, ci dimostra tutti i giorni che le professionalità ci sono eccome, la voglia di raccontarci la notizia così com'è c'è eccome, seppur confinata in un paio di reti ridotte a riserva indiana asserragliata. Perchè io ho vergogna che del mio paese si dica che è al settantacinquesimo posto per la liberà d'informazione: io questo non sono disposto a tollerarlo un solo giorno ancora.
C'è da mandare a casa e di corsa un'opposizione che ha skippato su un conflitto d'interessi da novelle di Boccaccio, da cui tutto è scaturito, tutto è iniziato trascinandoci quì dove siamo ora. C'è da licenziare chi si è reso colpevole di distrazioni e sconfitte clamorose e a raffica. Un'opposizione che non si oppone o comunque non abbastanza a sprechi e privilegi che ormai suscitano conati di vomito a chiunque abbia la benedizione di esser dotato di un minimo di senno e senso della decenza, altro che "anti-plitica" di sto par di coglioni.
C'è da far tornare questo paese a essere un paese di grande cultura, grande civiltà, grande senzo etico e civico. Altro che spread.
C'è da ridare dignità al 25 aprile, perchè la nostra fantastica Costituzione lo pretende: alla laicità dello Stato, alla sovranità dello Stato, al lustro dello Stato.
E c'è da restituire dignità alla destra italiana: st'alluvione di merda che ci ha sommerso per anni non ha un fico secco a che spartire con l'essere di destra. Chi cazzo vuole essere rappresentato dalla Santanchè e da quell'ignorante della Gelmini? Chi vuole accodarsi dietro a portabandiera del calibro di Gabriella Carlucci e Daniele Capezzone? Chi vuole affidare gli asili nido dei propri figli alle cure di quella battona della Minetti? Che minchia ha tutto questo a che fare con l'essere di destra? Quale uomo di destra combatte con furore isterico la legge e chi la rappresenta? Le istituzioni e chi le rappresenta? Chi vuole passeggiare a braccetto con gente che si addobba di verde, inscena improbabili riti celtici e si inventa stati padani che esistono nè più nè meno come esiste Paperopoli? Ma cosa cazzo vi siete fatti raccontare da quella brutta copia di Vanna Marchi della politica? Ma che uomini di destra siete? Siete contenti di essere appellati ovunque nel mondo come "destra becera e populista": ottusi, razzisti, bigotti, papisti e anti-storici alla stregua di quei quattro raccattati fanatici del tea-party americano? E soprattutto: che cosa ci avete guadagnato? Se non siete azionisti Mediaset, faccendieri in odor di mafia o bagasce a gettone, ingorde e sovraddobbate, temo niente.
Ora c'è tanto da fare. Per tutti.

lunedì 7 novembre 2011

le peggio Carlucci del mondo


Bella la cosa che Alessandro Ragusa ha scritto per Orbetellove e intrigante il quesito. Ma è sulla prima parte del pezzo che ci sarebbero un paio di considerazioni. Il fatto che se Zeus e soci facessero sparire i pachidermi della politica italiana non rimarrebbero che pochi sconsolati superstiti, per giunta in maggior parte leghisti se non olgettine, non é di per se sintomo di buona salute. Solo i nomi che lui rammenta come esempio di politici da tramutare in bersagli mobili per le saette di Giove per il paradosso della sua ipotesi, fanno venire il panicato.
Io penso che sia un grave, gravissimo errore da parte di Alessandro, sottovalutare con un filo di snobberia questa paurosa stanchezza collettiva, questo sfinimento popolare, questa insofferenza infettiva nei confronti di QUELLA classe politica, e archiviarla frettolosamente alla voce "antipolitica". Tutti antipolitici: Grillo lo é, Travaglio lo é, Rizzo e Stella idem: le Iene, quei tangheri dello Zoo di 105, Brignano, gli indignados, i milioni di post su Facebook, e Renzi.
La cosa che mi suona sospetta é che a pronunciare la parola "antipolitica" siano sempre e solo i politici. Meglio se pateticamente affannati nel difendere in qualche talk show ciò che ormai è palesemente indifendibile.
Una classe politica che ha portato a casa quel debito pubblico, che non ha mai risolto i vergognosi conflitti d'interesse da repubblichetta centro-americana che hanno permesso a ducetti ricchi sfondati, maniaci compulsivi e in perenne odor di mafia di portarci dove siamo ora, che hanno messo l'Italia in fatto di diritti civili meritoriamente sul podio degli anti-storici assieme a qualche sparuta repubblica ex sovietica, Cipro, Malta e pochi altri eletti, che hanno permesso ai peggio Scilipoti e Carlucci di sto mondo di fare il bello e cattivo tempo in un momento storico che ahimè minaccia di essere ricordato a lungo, che hanno tramutato in unica vera novità della politica italiana un fenomeno (e smettiamo di aver paura di definirli per quello che sono, paraculi) folkloristico come la Lega, cioè un conclave di soggetti che definire ignoranti é un eufemismo: beceri, razzisti, sgrammaticati, ottusi, impresentabili e così pneumaticamente attaccati col culo alla poltrona che i vecchi democristiani al confronto sembrano campioni di mobilità, che hanno tramutato il partito socialista italiano in un partito di destra (che se lo racconti all'estero ti ridono in faccia: ma non dire cazzate), e potremmo continuare fino alla vigilia di Natale, una classe politica così, dicevo, che senso ha di perseverare oltre in questo scempio?
Essendo questa la situazione, e sfido Ragusa e chiunque altro a affermare il contrario, qui prodest? Quanto ancora? E soprattutto perchè? E come mai i partiti mammuth della sinistra italiana si coalizzano contro i Renzi ritrovando in questa mission una tale unità e coesione che mai in nessuna altra occasione è venuta fuori? Cosa temono? Quale minaccia costituisce il sindaco di Firenze per questi cadaveri ormai totalmente privi di qualcosa che possa anche solo lontanamente assomigliare a un'ombra di carisma politico? Per caso il fatto che ormai ovunque vadano sono accolti da fischi, insulti e monetine, che sia manifestazione o luogo di sciagura, é per colpa di Renzi? Per caso il fatto che tutte le grandi movimentazioni della società civile, ma io mi limiterei a società, da "Se non ora quando" agli indignados sono composte da oceani di persone che da questi qua non vogliono assolutamente essere rappresentati é per colpa di Renzi? Il fatto che un quotidiano totalmente libero e autogestito che di sicuro non fa sconti a nessuno, destra o manca, come Il Fatto Quotidiano sia diventato la potenza mediatico-editoriale che è alla faccia di Linea Notte di Rai 3 e di quanto si affannano a nasconderne le prime pagine nelle rassegne stampa, é per caso colpa di Renzi?
Io non nutro nessun tipo di simpatia per lo smargiasso sindaco viola, e credo che l'Italia abbia bisogno di tutto tranne che di personaggi di una tale ambiguità (già dato, grazie) ai posti di potere. Non vedo di buon occhio lo scaldare i motori da parte di altri Paperoni che pretendono di tramutare questo paese in una massa di imbecilli che ormai seguono qualsiasi riccone rampante come i topi seguono il pifferaio magico, incuranti del fatto che questi non hanno mai lavorato un giorno in vita loro, e sono convinto che purtroppo sia una tragica certezza, confermata dalla storia, che in Italia non c'è mai fine al peggio.
Ma questi, e ribadisco questi, che sventolano la bandierina dell'antipolitica ogni volta che Rizzo & Stella o la Gabbanelli ormai stancamente elencano gli insopportabili orrori dello spreconismo più sfacciato e senza più ormai un briciolo di senso della vergogna, che hanno tramutato la splendida Costituzione italiana che il mondo aveva ottimi motivi d'invidiarci in una robetta che permette a te di fare una cosa e a me no, solo perchè se non stiamo attaccati alle sottane di preti e pretini qui da decenni non si fa più un passo, questi no Alessandro. Questi non te li passo più.
Io non intendo fare il difensore d'ufficio di Renzi, che se la cava benissimo da solo (e si che questi devono avergli scatenato contro qualsiasi cosa, pur di zittirlo, ma temo invano) ma a te sconsiglio la difesa d'ufficio di una classe politica che tra l'altro, guardati allo specchio, grazie al cielo non ti somiglia neanche un pò.

giovedì 3 novembre 2011

SMARCHETTANDO


Di marchette  se ne vedono tante a giro, tutti i giorni. E nonostante si tenti con affanno di nobilitare la pratica  con definizioni altisonanti (escort, cene eleganti, responsabili), sempre di quello trattasi: vendersi, smarchettare, con modalità diverse e diversa merce  di scambio, ma pur sempre marchette. Già parlato  del fatto che, con la severissima crisi dell'editoria e della carta stampata, si giochi un pò al ribasso, si faccia a chi la spara più grossa, si remixi quel poco che basta a suscitare più interesse e curiosità, e vendere quelle quattro copie extra. Ma fra le tante marchette che mi è capitato di vedere in tempi recenti, questa è notevole.
I cacciatori in toscana sono tanti e, sempre in tema di marchette, sarà  per questo che la regione Toscana, a guida centro-sinistra dalla notte dei tempi, ha scodellato fin dove le competenze regionali lo permettessero, leggi fra le più permissive in assoluto in termini di attività venatoria. I politici che si sono succeduti alla guida della nostra bella regione (in genere PD e suoi antenati), per una manciata di voti sicuri, non si privano di pagarli col sangue delle bestie, sti voti. Marchetta, e della specie più sudicia da chi poi dovrebbe essere progressista e ecologista. Il terreno è sdrucciolevole: di lobby trattasi, di una qualche consistenza numerica e con una qualchè facoltà di pressione. Quelli che a ogni occasione dicono di amare e avere a cuore l'ambiente e la natura. Salvo che in genere chi ama qualcosa o qualcuno non lo uccide.  Quelli che non perdono occasione per sottolineare che si pagano tasse per cacciare, mica no. E ci mancherebbe pure: ti appropri di qualcosa che è di tutti, anche mio, e magari te lo vendi e ci guadagni pure, aspetta che ti abboniamo pure la tassa. Anche se i politici marchettari di cui sopra sarebbero capaci pure di quello, se messi all'angolo. Ma non é di questo che si parla quì. Di un pittoresco fenomeno correlato, piuttosto.

Questo quotidiano locale, o comunque uno di quelli che leggiamo anche per la cronaca del posto,
ha indetto questo fantastico concorso per il golden boy della schioppettata, il primatista della
decimazione,  il record-man della strage di creature inermi, che francamente merita che ci soffermassimo un attimo. Cioè, secondo questi, chi si balocca uccidendo, che ammazza per trastullo, chi non trova modo migliore per rilassarsi, svagarsi e immergersi nelle meraviglie delle nostre campagne se non sparando, ferendo, spesso torturando animali, merita pure un premio. Uno di quelli, non tutti certo, che quando nessuno vede e in genere nessuno vede finchè non arriva Striscia la Notizia,  la trappoletta la butta là, un colpetto di uccellagione illegale ce lo schiaccia, che tanto poi io non so stato, lui nemmeno, nessuno sa niente, e tutto a posto madama la marchesa, merita pure di essere insignito.   Ma non ci manca mica pure un po di sense of humor. Certo che no. E in questi ultimi tempi certe testate ne stanno sfoggiando in quantità idustriale, che Boldi e il Bagaglino ci fanno un a sega, un bel premio lo diamo pure alla schiappa più
schiappa, quello che se non gli stai a debita distanza anzichè impallinare che so, un capriolo, rischia di mirarti dritto alle palle. E non che non succeda.
 Wow: che burloni, che spassosa ironia, roba da fare impallidire quelli del Lampoon.
Ora, in Italia è perfettamente legale cacciare e quì in Toscana lo è pure di più. E essendo questo lo stato delle cose, ci limitiamo a prenderne atto e a esprimere il nostro parere (e qui in genere il sense of humor dei cacciatori ci viene un fischiettino meno).  Ma st'immondizia stampata nella foto poco sopra ve la volevamo segnalare, in modo che vi venisse a mente magari la prossima volta che vi avvicinate a un edicola. Perchè a sto marchettone indecoroso di questo quotidiano si può rispondere, si può reagire, e a parer mio si deve. Nel frattempo un premio assolutamente simbolico lo volevamo conferire anche noi, proclamando sta roba  una delle più impresentabili zozzerie mai apparse su carta stampata da anni a questa parte.


mercoledì 2 novembre 2011

ne parliamo.. con NORA AMILE!


E' il 2 novembre.  Il Presidente Napolitano è alle prese con una raffica di consultazioni convulse. Tira una brutta aria. Solo ieri la borsa di Milano ha fatto registrare un tonfo da rabbrividire. C'è una serissima minaccia di maltempo  incombente sulle zone alluvionate di Liguria e alta Toscana, dove le popolazioni ancora semi-sommerse dal fango di tutto hanno bisogno tranne che di nuovi scrosci d'acqua che invece arriveranno e pare con particolare severità proprio là (piove sempre sul bagnato, verrebbe da dire).  I personaggi della politica internazionale appaiono patetici di fronte ad un inquietudine montante,  per quello che secondo me è ormai l'inizio di un cambio d'epoca, che a loro piaccia o no, e il sindaco di New York Bloomberg che stacca la corrente ai condizionatori che riscaldano gli indignados asserragliati da settimane, ma da qualche ora sotto una nevicata precoce e imprevista che però non li sposta di un centimetro, più che rabbia fà sorridere. Come se gli indignados non avessero previsto freddo e maltempo, come se la loro fosse la protesta della bella stagione, l'indignazione da sogno di mezz'estate. Già: le news non rincuorano. E' un momento drammatico. Lo si sa ,lo si avverte. E' nell'aria.
Ma c'è un oasi, un posto lontano e tranquillo  dove di tutto questo non si ha sentore. Un limbo lieto e ovattato dove rifugiarsi da queste non richieste brutture: il pomeriggio di Rai 2. In questo contenitore pomeridiano di attualità (sic) Pomeriggio sul Due, oggi si parla del delitto di Avetrana. Non è successo nulla, non c'è nessunissimo colpo di scena, non si muove foglia (purtroppo per la povera Sara) da mesi eccezione fatta per qualche patetica piroetta del protagonista, al quale nessuno ormai presta la benchè minima attenzione, che si accusa, poi accusa, poi si riaccusa e non se lo caga più nessuno. Niente scoop, nessun testimone dell'ultim'ora, nessuna intercettazione inedita, niente di niente, nada de nada. Ma questi decidono che sta roba merita un'intera puntata, salvo riservare la protesi finale della stessa  alla zuccherosa crocerossina in quota Comunione &  Liberazione S.P.A  Lorena Bianchetti che se non altro ha smesso di cantare e sgambettare e ringraziamo il Signore per la cortese intercessione se vi è stata ma sospettiamo di si, con un argomento di squillante attualità: "50 anni e non sentirli: Alba Parietti", e ci é andata di lusso perchè nei giorni scorsi ci é toccato "Vanno di moda i tatuaggi (dal dopoguerra, ma a Rai 2  é sfuggito..) ne parliamo con Nora Amile" (prego?..)  oppure "Vanno di moda (aritonfa) i toy-boy! Ne parliamo con Non-so-chi-cazzo-sia-comunque-quel-marchettaro-che fa-finta-di-essere-il-fidanzato-di-quella-santa-donna-della-Del-Santo". Ammesso che non arrivino ( e in genere si. spesso, purtroppo)  i pretini glamour "aperti" e "moderni",  e le suorine laiche che sparano dei pistolotti da far cascare le palle pure a Confucio, naturalmente  su aborto e dintorni, apparizioni e scomparse di madonne da ogni dove e di ogni foggia,  drogati e malfattori di infima risma ma provvidenzialmente salvati da divino intervento a-la-pàge.  Opinionisti e ospiti  (fissi e contrattualizzati) del calibro di Paolo Mengoli, Tacconi (che chiamare idiota é un eufemismo), tale Daniele Interrante e una pletora di marchettari e zoccole senza arte nè parte che non si capisce chi cazzo si siano sbattuti per essere lì ma con un po d'immaginazione ci s'arriva,  immarcescibili Carmen Russo e consorte imbecille a seguito, avanzi del Grande Fratello che fù, che risultano essere francamente troppo pure per quel baraccone trash della D'urso, una stronza in quota Lega che nessuno sa chi sia ma é sempre lì a fare quella che dice il contrario di quello che dice chiunque altro, Sgarbi docet, perchè di questi fenomeni deve essercene almeno uno per programma,  tutti a dire delle prevedibilissime minchiate da bastian contrari e puntualmente, come da  contratto, finire con l'urlare in modo scomposto "basta con questo falso buonismo!", come se l'umanità avesse bisogno del finto cattivismo a gettone di sti quattro mentecatti, non ce ne fosse già in sovrabbondanza di merda nel mondo. Sino al tripudio, l'orgasmo senza mani, l'estasi antropologico-intellettuale, il Nirvana di sensi e ragione, l'apoteosi Tantra della saggezza spiritual-carnale e  chi più ne ha più ne metta: Carmen di Pietro con quel ritardato del marito-ex muscoloso ormai flaccido, secondo in fatto di larghe vedute solo a Rocco Buttiglione, eccezionalmente intervenuti a disquisire su "la coppia vip scoppia o non scoppia? " o qualche merdata del genere.  Ora, io so qual'è la domanda che avresti voglia di pormi: perchè non cambi canale?

Perchè no. Perchè voglio godere tafazzisticamente dello zozzume  finanziato dai soldi miei e di milioni di italiani,  affidato alle cure di dirigenti servi e incapaci che con l'arte del fare televisione e intrattenimento hanno la stessa dimestichezza che io ho con la passera; che hanno ridotto le più importanti reti del servizio pubblico del mio paese a rango di copie e pure brutte delle peggio  tv rionali brasiliane; che hanno concordato, previa concitata consultazione con scodinzolanti  lacchè della controparte  "privata" Mediaset, se non addirittura col boss in persona, l'allontanamento di personaggi da sei milioni e mezzo di telespettatori a puntata per fare spazio a sfigatissimi talent show che neppure le mamme dei "giovani" malcapitati talenti (quelli che pensano che quando si canta bisogna tamburellare il microfono con le dita) sono riuscite a sciropparsi, a giudicare dai miserabili dati d'ascolto; quelli che  hanno cacciato una fuoriclasse come Serena Dandini  a calci in culo e si tengono care le aberranti stronzate della Setta e i suoi pecorecci decolletè-fuori-tempo-massimo. Quelli che hanno affidato la direzione dei tg a personaggi che non danno la notizia salvo poi commentarla versione remix il giorno dopo quando ormai la palla è partita e non si può più fingere che Cristo sia morto di sonno; quelli che d'estate fanno i servizi sull'emergenza caldo e d'inverno sull'emergenza freddo, con tanto di consigli degli "esperti", inframmezzando con esorcisti record a Verona, chirurgia estetica per barboncini nani, arredo trendy per le cappelle dei ricconi americani e altri argomenti sui quali, per quel poco di senso della decenza di cui dispongo, non mi dilungo. So che "di là" c'è molto peggio, che ormai se un programma non é stupido, volgare, becero e scopiazzato  non lo si mette più nemmeno in cantiere, se una fiction non é recitata da due colossi dello Stanislawskij come Garco e la Arcuri, non la si concepisce proprio: ma "di là" in teoria sono "privati". E in teoria ammorbano di porcherie chi si vuol fare ammorbare di porcherie quanto ne  hanno voglia. Questa con Carmen di Pietro, Tacconi, la stronza del finto buonismo,  Minzolini e quella mezza scema sgrammaticata della Balivo è la mia Rai,  la tua, del tuo bambino,  di tua cognata,  dei parenti in sicilia.  E' la tv pubblica: dovrebbe essere il termometro dello stato di salute della realtà socio-culturale di questo paese.  Il problema é che temo che lo sia.

lunedì 31 ottobre 2011

I TUOI COMMENTI


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la fontana dei miracoli


"..questa zona inoltre è protetta ormai da alcuni decenni secondo normative e convenzioni nazionali ed internazionali per il suo indiscusso valore storico-archeologico, paesaggistico e ambientale, dovuto ad aspetti geofisici particolari e alla ricchezza botanica e faunistica, fondamentali ai fini della conservazione della biodiversità. Ogni tracciato costiero è inconciliabile con le suddette caratteristiche: l’infrastruttura, vera e propria barriera, sarebbe causa irreparabile di danno antropologico, dissesto idrogeologico e inquinamento ambientale..."

Questo non é che uno stralcio di un comunicato stampa di NO all'Autostrada su Colli  e Laguna di Orbetello. Questo è un argomento che, comunque la si pensi, merita dibattito, riflessione, passione. La posta in palio é altissima: l'identità stessa del nostro territorio. 
Però non vedo post sui social network, non vedo commenti incendiari, foto scattate più o meno en passant, video pubblicati su You Tube, note e lettere su Facebook. Nè uno scapicollarsi   dei quotidiani locali a chi li pubblica per primo, sti comunicati stampa. Forse l'argomento non "tira" come i manichini hard -core, ma a prescindere dall'inventarsene di ogni per vendere tre copie in più, sta roba é di grossisimo interesse locale. E andrebbe pubblicata subito, senza se e senza ma. 
E meriterebbe molta più considerazione soprattutto da parte di chi ha una passione politica se non addirittura un ruolo ben determinato in essa, rispetto, per esempio, alla vitale questione della fontana di piazza Cortesini.
Se qualcuno l'ha usata in campagna elettorale persino con una certa priorità, ha sbagliato. Se qualcuno passa le nottate a contare le goccioline che sgorgano dalla versione re-style della stessa, premurandosi di documentare con video riprese sto flop vero o presunto, sbaglia. Se qualcuno si affanna, calcolatrice alla mano, a contare gli spicciolio impiegati per il restauro dell'ex fioriera (sic) sbaglia.
Non mi vengono in mente, negli anni recenti, giunte che non abbiano investito ingentissime somme di denaro in opere di imbellettamento, e per giunta per belletti ben visibili, in zone nevralgiche, turisticamente esposte. Quando poi bastava spostarsi un rione più in là, una frazione più giù, una via più appartata per trovarsi davanti agli occhi se non il degrado, la trascuratezza.
Per anni quella fontana è stata lì a marcire. Non vedevo post, note, lettere, foto, video e  chi più ne ha più ne metta, nen leggevo commenti che definire appassionati è un eufemismo, non vedevo incatenati. Poi, poco prima delle elezioni, quando miracolosamente le fontane in disuso diventano fioriere, aiuole e aiuolette sono prese d'assalto da operai solerti, non cammini più per strada perchè a ogni piè sospinto ci sono strisce pedonali e segnaletiche in  fase di ritocchi e ritocchini (ma davvero c'è ancora chi si fa impressionare da ste manovrine?) allora diventa questione di vita o di morte. Ma fate sul serio?
Se un sindaco o chi per lui (lei) decide di investire una certa somma nel rendere a un orribile ibrido le sue sembianze naturali (l'acqua nella fontana? Wow..) non commette un miracolo, un prodigio di efficienza da sbandierare in campagna elettorale e mettere in vetrina con cerimonietta strapaesana in concomitanza con l'evento dell'anno. Si limita, bensì, a svolgere un atto di ordinarissima amministrazione: rendere ben funzionante una fontana nel  mezzo della bella piazzetta che fa da biglietto da visita per chiunque entri nel centro storico di Orbetello. Più che dovuto. Nè più nè meno. Ho capito che di belletti non si campa. Ma a sti turisti bisognerà pure offire un minimo di qualcosa, e non solo limitarsi a spennarli come tacchini nel giorno del ringraziamento. Se poi con acqua salata o dolce, liscia gassata o Ferrarelle, si vedrà. Ma intanto c'è una fontana al centro di una piazza: deve funzionare. Punto e basta.
Viceversa, chi passa le nottate a contare le gocce che da quella fontana sgorgano, per poi gridare allo scandalo al primo intoppo, con tutta la simpatia personale che posso nutrire per gli stessi che è altra faccenda, commette una minchiata di dimensioni siderali. Come se non si fosse mai visto, in Italia, un sindaco, un ministro, un premier inaugurare qualcosa in pompa magna in occasione di questo o quell'evento che garantisce visibilità, per poi lasciare tutto a marcire nei mesi successi perchè ancora non ci sono i soldi, perchè la burocrazia non ha ancora terminato il proprio corso etc.  Striscia la Notizia ci campa di sta roba. Da 20 anni.
Ma in un paese dove da decenni non salta fuori un posto di lavoro che è uno, dove un progetto autostradale rischia di stravolgere (nel bene o nel male, dipende da come la si pensi) delicatissimi equilibri non solo ambientali, un paese che culturalmente è morto, e non ci prendiamo per il culo perchè è così e via discorrendo, farla così lunga per la povera fontana/fioriera mi sembra pernicioso, oltre che oggettivamente ridicolo.
Ho capito, stare col fiato sul collo all'avversario politico che meritoriamente o meno ha espugnato la governance di Orbetello dopo anni di dominio del centro destra. Capisco l'appollaiarsi là ad aspettare il primo incespico, tutto lecito e tutto plausibile. Ma mesi di discussione per la fontana, dibattiti su facebook, litigi nei bar, video, foto e varietà, manco fosse la fonte dell'eterna giovinezza, mi sembra francamente una gigantesca, improponibile stronzata.

NB: Ci sono dei commenti a questo post che per motivi.. "tecnici" sono stati pubblicati su Facebook anzichè quì. Con piacere li riporto:

Elena Monetti: il nostro patrimonio storico fa parte del bene comune da tutelare, valorizzare e difendere a spada tratta.
Fondamentale è la partecipazione dei cittadini, che devono essere vigili, e bene fanno a rimanerlo sempre e a urlare le loro richieste e denunce alle amministrazioni di turno.
 Ma non posso che condividere le tue considerazioni.
Suppongo che non risulteranno gradite a diversi nella nostra amata cittadina, perché mettono in dubbio posizioni, rischiano di scombinare alleanze ed equilibri appena collaudati, dissacrano simboli e contro-simboli, smascherano tutti.
Bravo Daniele. Le tue parole colpiscono nel segno. Hai coraggio da vendere. Il coraggio e la lucidità di chi partecipa e coinvolge rimanendo rigorosamente al di fuori del gioco delle parti, di chi è intellettualmente libero e non si lascia condizionare da strumentalizzazioni, né da appartenenze politiche.
E scrivi pure bene.
Marco Capitani Lo sapevo! Immaginavo che sarebbe arrivata l’ora in cui qualcuno avrebbe detto:”Basta con questa fontana! Ci sono cose più importanti! Il lavoro, l’autostrada, lo sviluppo, ecc., ecc.,” Come non essere d’accordo? D'altronde ne abbiamo tutti le tasche piene. E allora dai, chiudiamo pure la questione e voltiamo pagina. Andiamo avanti si ma prima di farlo un ultimo sforzo. Rinfreschiamo per l’ultima volta la memoria di chi, magari leggendo quello che hai scritto, si immagina due coalizioni politiche che bisticciano su una vicenda insignificante come quella della fontana. Ebbene, le cose non stanno proprio cosi e chi ha voglia di andarsi a rivedere la rassegna stampa dall’inizio del 2011 fino ad oggi non troverà mai menzione da parte del Centro destra in generale di quella fontana-fioriera, semplicemente perché consapevoli della provvisorietà dell’ ”infiorata”. “Infiorata” che invece il centro-sinistra, a corto di argomenti elettorali e programmatici convincenti se non la mera “caccia all’uomo” nei confronti di Rolando Di Vincenzo, ha visto bene di strumentalizzare con una veemenza senza precedenti. Per chi poi volesse approfondire, ne rimane testimonianza anche negli spot elettorali del centro sinistra tuttora visibili su you tube. Ricordiamo anche, per l’ultima volta, le gesta del Don Chisciotte di casa nostra immolato per la causa, che riempivano le pagine dei giornali locali. E, per completare i ricordi, L’Associazione Colli e Laguna, immersa nella vitale, encomiabile e importantissima lotta contro lo scempio autostradale e contro il tempo che riuscì, nonostante tutto, a prendere posizione contro l’ “infiorata” e in favore della cagnoliana protesta; e con lei il Circolo Culturale Gastone Mariotti, Giovanni Damiani, Pierfederici e molti altri ambienti dell’intelligencija orbetellana (tra l’altro misteriosamente assenti durante i fantozziani lavori di restyling). L’”infiorata” che il Sindaco ha voluto rimuovere con precedenza assoluta su tutto e su tutti prima ancora di avere avuto il tempo di salire le scale del Palazzo conquistato anche grazie a quella fontana, fino all’inaugurazione in pompa magna con fascia tricolore e banda al seguito con tanto di popolo applaudente e fiero….. per l’acqua? Neanche per sogno! Per una sorta di “vendetta” consumata ai danni del “gerarca”. Ce l’avevano tutti, o quasi, stampata in volto. Tutti o quasi con quel ghigno tipico di chi si gongola per avergli dato una bella lezione, a “lui e alla sua maledetta fontana”. Insomma più che una inaugurazione sono andati in onda dei titoli di coda della festa della derolandizzazione di Orbetello. Ma queste sono le regole della democrazia e dobbiamo accettarle, ci mancherebbe altro, però credimi Daniele, è troppo facile adesso derubricare il tutto a “improponibile stronzata”. Troppo facile adesso mettere sullo stesso piano chi va a scattare quattro foto per farci un video goliardico con chi ha pubblicamente e ufficialmente assunto la fontana a simbolo del “cambiamento” e il suo “disboscamento” a simbolo della “liberazione dal tiranno” e da 14 anni di ”oppressione” . Troppo populista dire che ci sono cose più importanti, lo sappiamo bene, ma a dirlo non dovrebbe essere proprio quell’amministrazione che invece fa i salti mortali per inaugurare la fontana in tempo per Gustatus anche a costo di tenerla in funzione con l’acqua del pubblico acquedotto al posto di quella salata promessa? Comunque il motto “improponibile stronzata” mi piace, calza bene con tutta la vicenda ma calza ancora meglio con l’opera di restyling e con la convinzione di molti che la fontana si fermerà ancora e di soldi pubblici (quelli dei fiori almeno erano privati) per farla funzionare definitivamente ce ne vorranno ancora tanti pertanto, vista la vicenda nella sua interezza, a me viene più naturale un altro motto: “l’avete voluta la bicicletta? Ora pedalate!”( Naturalmente il riferimento a chi le vende li vicino, le biciclette, è puramente casuale). Ciao Daniele e complimenti sinceri per questo splendido blog.
Ps. Volevo pubblicare questo post direttamente sul blog ma non ci sono riuscito. Vuoi pensarci tu?
Roberta Perotti Però ho sentito orbetellani felicissimi in questi giorni, soprattutto anziani,forse a loro insaputa,strumentalizzati da una sinistra poco credibile che si arrampica sugli specchi!Persone che non sanno lo schifo che c'è dietro......



  • Innocenteventi Orbetello certo marco, mi farebbe piacere: per evitare insulti offese (anche a chi commenta blasfemie e via discorrendo , c'è un minimo di moderazione, percio puoi (anzi DEVI) contribuire a rendere quel blog piu vivace commentando e aggiungendo del tuo, sempre graditissimo. Devi solo "iscriverti" nel aapposito link a fondo pagina, è facilissimo. Vale anche per elena e per roberta. Ci aspetta un inverno lungo e noioso. Ho solo inteso creare un paio di situazioni che, dialogando, ci permettano di aggiungere un po di tono ai mesi che ci aspettano. Per risparmiarci TUTTI episodi sgradevoli a mano di imbecilli (che sono tanti e sempre in agguato) vi chiedo solo di sopportare questa piccola scocciatura dell'iscrizione. Nel frattempo provvederò io col vecchio caro copia&incolla. Ps. I pareri che di volta in volta mi trovo a esprimere, pur cercando di mantenermi un po fuori dal gioco come elisa sottolineava (grazie, apprezzo) va da se che nulla hanno a che vedere con la stima che nutro personalmente per chi puo pensarla in modo anche diametralmente opposto. Alla larga però da eccessi e fanatismi, che non fanno bene a nessuno.











  • Marco Capitani Daniele, riguardo al tuo P.S. ti dico pari-pari come la penso: Orbetellove è fresco, inteso come innovativo, e caldo perchè punta dritto al centro dell'attualità orbetellana, pungente senza mai offendere, intelligente, figlio del suo tempo, vario, attuale, interessante, allegro dove serve e serio quando serve, punzecchiante senza mai provocare e soprattutto diretto egregiamente da chi di comunicazione se ne intende....e si vede. Ora non vorrei farti gongolare troppo ma molti di noi sono cresciuti in compagnia della tua voce che dalla radio ci ha fatto preziosa compagnia per anni e anni. Ritrovarti in veste di blogger è senz'altro una gradita novità che non potrà che farci piacere anche nel momento in cui dovesse arrivarci qualche tua suonante bacchettata o tirata d'orecchie. Vai avanti sempre come credi e scrivi sempre quello che ritieni opportuno, chi sa capire capirà e chi non lo sa fare.............chi se ne frega! O sbaglio?





  • Daniele Innocenti:   Sottolineare che molti di voi  "sono cresciuti" in compagnia della mia voce alla radio é un modo gentile per farmi sentire un vecchio cesso?...



  • A parte gli scherzi, un complimento da persone come te e Elena mi lusinga. Sinceramente. Grazie.

    QUESTO SIGNIFICA "STARE SUL PEZZO"..


    Prima ho pensato a uno scherzo, è pur sempre Halloween: dolcetto o.. scherzetto? Poi poi a una dimenticanza dell'edicolante nell' aggiornare le plance.Poi ho controllato e no, nessuno scherzo, nessuna dimenticanza. E' veramente il 31 ottobre.
     Gustatus volge al termine, domani si sbaracca. Quello che c'era da sapere lo sappiamo da giorni. Ma sulla plancia di "un quotidiano" lo squillo é: "Gustatus: il programma". Forse il programma del Gustatus 2012, dato che quello del 2011 é appunto in dirittura d'arrivo e più o meno quello che c'era da sapere lo sappiamo da giorni, se  non settimane. Il titolo più corretto sarebbe stato: "Il programma di quello che rimane di gustatus a poche ore dal termine". Ma forse era un pò lungo..

    venerdì 28 ottobre 2011

    perchè TALK?


    Niente foto, niente politici locali, niente ricette, niente gatti.
    INNOCENTEVENTI TALK.  Perchè é  bello fare due chiacchere. No?